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Effetto Maldive, perché il mare delle Marche non è mai stato così bello

A contribuire alla trasparenza e agli effetti cromatici dell’acqua in questi giorni sono diversi fattori: dai fondali, alle noci di mare, passando, banalmente, per il poco movimento sabbioso

Mare dai colori tipici della Sardegna e delle Maldive, Pesaro in questi giorni è uno splendore (nelle foto il moletto e il porto, nel tondo)

Mare dai colori tipici della Sardegna e delle Maldive, Pesaro in questi giorni è uno splendore (nelle foto il moletto e il porto, nel tondo)

Pesaro 20, maggio 2025 - Effetto Sardegna, effetto Maldive, effetto Maracaibo? Un po' di tutto guardando l'Adriatico nelle Marche, in questi ultimi giorni, da nord a sud. A spargere colori caraibici un frullato di fattori.

Perché incide il tipo di fondale, la profondità e se roccioso oppure sabbioso, ed anche il cielo, se è soleggiato oppure nuvoloso. Un mix di tutte queste variabili sta dando all'acqua marina effetti cromatici che ricordano ben più famosi paradisi turistici.

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Mare bello ma anche in salute?

Ma l'acqua è pulita al di là dei colori? la risposta arriva dai pescatori che tutte le mattine prendono e puntano la prua verso il mare aperto. "I segnali sullo stato dell'acqua di mare arrivano soprattutto dalle cozze e dalle vongole - dicono i pescatori intenti questa mattina nel loro lavoro sulle banchine al porto di Pesaro - perché lo scorso anno con un tipo di alga tossica era stata immediatamente bloccata la pesca, dato che il mare viene monitorato tutti i giorni attraverso analisi specifiche, il pericolo non c’è al momento”. Qualche settimana fa erano comparse le alghe rosse, facendo gridare al pericolo mucillagini: niente di più sbagliato, come spiegato da Corrado Piccinetti dell’istituto di Biologia Marina di Fano studioso da sempre nei fenomeni che si verificano in Adriatico: “Quali mucillagini? E’ solo il mare in amore”, ci aveva detto, con annesso “spettacolo delle fluorescenze”. 

Dalle alghe rosse alle noci di mare

Sono sparite al largo le alghe rosse e in alcuni punti c'è una fioritura delle cosiddette noci di mare

In molti le scambiano per meduse, ma non sono pericolose per gli umani, perché non sprigionano sostanze urticanti. La Mnemiopsis leidy (è questo il nome scientifico delle noci di mare, ndr) è una specie aliena proveniente dall’Oceano Atlantico ed è giunta fino a noi attraverso l’acqua di sentina delle navi cisterna. Si nutre di zooplancton, crostacei, larve e uova di pesce. “Non esiste nessun collegamento tra la presenza delle noci di mare e lo stato di salute del mare – spiega Piccinetti -. Non sono tossiche e nemmeno urticanti. Come le meduse si spostano con le correnti marine”.

Le noci di mare trattenute in mano
Le noci di mare trattenute in mano

I colori dei paradisi turistici: dal verde smeraldo al profondo blu

E le noci di mare contribuiscono alla colorazione all'acqua: per chi osserva l'Adriatico dalle alture, è evidente il colore più chiaro, quasi bianco, che arriva proprio dalle noci di mare, l'azzurro, il verde smeraldo e poi più intenso fino al blu profondo. Uno dei punti dove l'acqua è più cristallina e pulita nonostante il Foglia sia a qualche centinaio di metri? Lido Pavarotti, in Baia Flaminia, proprio sotto l'abitazione che era il rifugio estivo del tenore, anche perché le correnti in Adriatico viaggiano in senso antiorario e cioè da nord verso sud.

Acqua trasparente? Il fondale fa la sua parte

Ma non occorre salire in collina e sulle balconate per ammirare la trasparenza dell'acqua in questo periodo. Basta anche camminare sulla battigia per godersi lo spettacolo. Con i fondali sabbiosi “essendoci pochissime persone che vanno in acqua e con il mare calmo, non si solleva pulviscolo verso la superficie che può togliere l'effetto ruscello di montagna”, spiegano i bagnini in tenti in questi giorni a preparare la stagione balneare.

"Vide 'o mare quant'è bello, spira tanto sentimento...”, ma per quanto tempo nessuno lo può dire. Qualche settimana fa erano comparse al largo le alghe rosse, subito sparite e scambiate per  mucillagini. E proprio queste ultime potrebbero anche riapparire, anche se tutti fanno gli scongiuri visti i disastri turistici che hanno portato lo scorso anno in tutta la riviera. La scienza non dà risposte certe su questo fronte. Non resta che attendere. E sperare.

m.g.