Medici, nelle Marche 80 euro al mese agli operatori dell’emergenza

L’indennità per il 2022 e parte del 2023 riconosciuta agli operatori dei pronto soccorso e del 118 in tutte Marche. Oggi la firma del documento ad Ancona, Talevi: "Grande risultato"

Ancona, 3 aprile 2023 – In attesa di incentivi strutturali e certi, oggi è prevista la firma su un provvedimento che garantirà un premio per tutti gli operatori sanitari dell’area del comparto che operano nei pronto soccorso e nelle postazioni 118 delle Marche. Per infermieri, oss, ausiliari, autisti, tecnici, amministrativi e così via 80 euro mensili di indennità per il 2022, con la possibilità di veder allungate le indennità di alcuni mesi del 2023. La Regione, dopo una lunga trattativa con le parti sociali di categoria, ha dato l’assenso a firmare il documento che vedrà Palazzo Raffaello investire subito quasi 1,3 milioni di euro a beneficio di una popolazione dipendente della sanità pubblica di circa 2.400 lavoratori.

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La Regione Marche stanzia 80 euro lordi per gli operatori dell'emergenza covid
La Regione Marche stanzia 80 euro lordi per gli operatori dell'emergenza covid

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Si tratta di una sorta di ricompensa per le fatiche, i rischi, i sacrifici corsi dai sanitari in primissima linea nel periodo della pandemia. Al di là del periodo di interesse del provvedimento, i circa mille euro netti una tantum servono proprio a riconoscere il lavoro di determinati settori del sistema salute del territorio. Un settore, quello dell’emergenza, oggi in forte difficoltà a causa di carenza di personale e di scarsi orizzonti futuri. Lo scopo degli 80 euro mensili di indennità è quello di incentivare le future leve a lavorare nell’emergenza.

Il premio riguarda i sanitari di tutti i pronto soccorso delle Marche (compresi Obi e Murg), sia delle aziende ospedaliere che delle cinque Ast, ma anche le potes dell’emergenza, le centrali. Una vittoria soprattutto per il mondo sindacale che tanto ha insistito per arrivare a questo risultato: "L’accordo che auspichiamo di sottoscrivere lunedì (oggi ndr.) - spiega Luca Talevi, segretario regionale Fp-Cisl - intende dare una risposta a tutti coloro che nel corso dell’emergenza Covid hanno operato nell’area dell’emergenza. Gli 80 euro medi lordi al mese, a decorrere dal primo gennaio 2022, non bastano a riconoscere le gravose condizioni di lavoro di infermieri, operatori socio sanitari, personale tecnico. In questo momento di più non è possibile fare, a normativa vigente, per riconoscere l’intensità di mansioni che dopo l’emergenza Covid rimangono ad altissimo rischio, con carichi di lavoro pesanti sia dal punto di vista fisico che psicologico. La Fp-Cisl Marche si batterà nelle prossime settimane perché si valorizzino le professionalità presenti e si garantiscano condizioni lavorative migliori anche dal punto di vista organizzativo".