OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Nelle Marche il "fattore famiglia". Fondi per il sostegno alla natalità

Cambiamenti in arrivo nelle Marche con l’approvazione del Family Act da parte della commissione sanità del Consiglio regionale. È la...

Cambiamenti in arrivo nelle Marche con l’approvazione del Family Act da parte della commissione sanità del Consiglio regionale. È la proposta di legge "Interventi a sostegno della famiglia, della genitorialità e della natalità", provvedimento che mira a "modernizzare e potenziare le politiche familiari regionali, sostituendo la precedente normativa risalente agli anni Novanta", sottolinea il presidente della commissione, Nicola Baiocchi. "Così – dice – la Regione si prepara a compiere un passo significativo verso il potenziamento delle politiche a sostegno della famiglia, puntando su una programmazione triennale. La legge è frutto di una concertazione con associazioni e famiglie, ascoltando il territorio". La nuova legge prevede, tra le altre cose, anche l’istituzione di una cabina di regia politico-tecnica che coordini le azioni sul territorio e il rafforzamento del ruolo della Consulta regionale della famiglia, includendo il Garante per i diritti delle persone e rappresentanti di ambiti sociali.

"Un concetto chiave – spiegano i promotori – è la modernizzazione delle politiche familiari". Per l’attuazione delle misure previste, oltre ai fondi statali, la Regione ha stanziato 400mila euro per il 2025 e 250mila per il 2026, prevedendo anche la creazione di un Fondo per gli interventi a sostegno della famiglia.

"Ma lavoriamo per continuare a implementare lo sforzo sul piano economico – dice il consigliere Marco Ausili (FdI) –. Nella proposta sono previsti contributi e sostegni alla natalità con un percorso di accompagnamento per le coppie dal periodo pre-nascita fino ai primi anni di vita del bimbo, sostegno ai nati prematuri e alle famiglie, contributi raddoppiati in caso di famiglie con figli con disabilità a carico, incentivi per la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro, misure di supporto per le aziende che adottano politiche familiari". E poi la proposta introduce anche nelle Marche, dopo le esperienze di altre regioni, il "fattore famiglia". Si tratta di uno strumento integrativo rispetto all’Isee, pensato per valutare in modo più approfondito le condizioni economiche e sociali delle famiglie nell’accesso alle prestazioni sociali e ai servizi a domanda individuale.

Ottavia Firmani