Piogge e temporali nelle Marche, scatta l’allerta gialla: ecco da quando

Condizioni meteorologiche avverse che possono portare grandinate e forti raffiche di vento

Ancona, 19 aprile 2023 – Allerta gialla meteo-idro anche nelle Marche per giovedì 20 aprile. Sono quattro le regioni italiane nel nord e nel centro, in cui sono in arrivo piogge e temporali: anche Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. La Protezione civile spiega che una vasta circolazione ciclonica interessa l'Europa centro-orientale e al suo interno un minimo, che reca aria più fredda, si sta avvicinando verso le regioni settentrionali dell'Italia.

Già dalla tarda serata/notte di oggi, mercoledì 19 aprile, tale depressione porterà precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere temporalesco, sulle regioni settentrionali e parte del Centro.

L’avviso di condizioni meteorologiche avverse prevede che i fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento.

Temporali e grandine nelle Marche: allerta gialla 20 aprile 2023
Temporali e grandine nelle Marche: allerta gialla 20 aprile 2023

Coldiretti: “Bene la pioggia per salvare le campagne”

In riferimento all'allerta maltempo su Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Marche particolarmente colpite dalla siccità, Coldiretti afferma: "L'arrivo delle precipitazioni è importante per salvare le semine primaverili di mais, girasole, soia e riso ma anche le coltivazioni in campo messe a rischio dopo un lungo periodo di siccità".

"Una boccata di ossigeno per le campagne a secco – continua – dopo un inverno che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura superiore di 1,21 gradi la media storica ma l'anomalia è addirittura di 1,38 gradi in più al nord sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che rileva le temperature in Italia dal 1800. In difficoltà sono anche le colture autunnali come il frumento, l'orzo, l'erba medica e le altre foraggere che soffrono la prolungata siccità e con grandi preoccupazioni per le rese della prossima raccolta. Sono circa 300mila infatti – sottolinea la Coldiretti – le imprese agricole che si trovano nelle aree più colpite dall'emergenza siccità del Centro Nord con la situazione più drammatica che si registra nel bacino della Pianura Padana dove nasce quasi 1/3 dell'agroalimentare Made in Italy e la metà dell'allevamento. Dalla disponibilità idrica dipende la produzione degli alimenti base della dieta mediterranea, dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dalla frutta alla verdura fino al granoturco per alimentare gli animali per la produzione dei grandi formaggi ed i salumi più prestigiosi. Se la pioggia è dunque attesa per ripristinare le scorte idriche in laghi, fiumi e terreni i forti temporali con precipitazioni violente – conclude la Coldiretti – rischiano di provocare danni diretti sui terreni secchi che non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con frane e smottamenti che compromettono colture e viabilità rurale".

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