ALESSANDRO CAPORALETTI
Cronaca

REGIONALI Calenda si sfila: "Non appoggiamo nessuno"

Marche, il leader di Azione: Ricci è inaffidabile, Acquaroli penultimo per gradimento . Tajani spinge il bis del governatore: "Forza Italia farà di tutto perché sia confermato".

Carlo Calenda, leader di Azione, ha annunciato che il partito non parteciperà col proprio simbolo alle regionali

Carlo Calenda, leader di Azione, ha annunciato che il partito non parteciperà col proprio simbolo alle regionali

"Il centrodestra troverà i migliori per vincere. I governatori uscenti, come Acquaroli nelle Marche, sono candidati sui quali puntiamo. Le Marche saranno la prima regione nella quale si vota e faremo di tutto perché Acquaroli possa essere confermato. Forza Italia è già mobilitata per ottenere consensi lusinghieri". Parole del leader azzurro (e vicepremier) Antonio Tajani, che tira la volata al bis del governatore di FdI nella sfida d’autunno con l’eurodem Matteo Ricci alla testa di un campo largo dal Movimento Cinque Stelle fino a Italia Viva, ma senza Azione. E non è una sorpresa, tutt’altro, nella melina dei rinvii tra gli imprendibili centristi che va avanti ormai da mesi.

La pietra tombale l’ha messa ieri il leader Carlo Calenda. "Oggi (ieri, ndr) facciamo un direttivo. La mia opinione è che nessuno dei due candidati vada bene – ha detto rispondendo a "L’aria che tira" su La7 a una domanda sul sostegno al candidato del centrosinistra alle regionali nelle Marche –. La prima cosa che ha detto Ricci è chiudiamo il termovalorizzatore (ha detto al no alla previsione di un termovalorizzatore nelle Marche, ndr): l’Italia ha bisogno di undici termovalorizzatori. Si è buttato dal renzismo alla sinistra, onestamente non è affidabile. Acquaroli, d’altro lato, è un candidato penultimo nella lista di gradimento dei governatori. Siccome per me uno dei problemi dell’Italia è il regionalismo che l’ha distrutta, proporrò al direttivo di Azione che non sia presente con il proprio simbolo, perché non ritiene che ci sia coincidenza né con Ricci, né con Acquaroli".

La segretaria del Pd, Elly Schlein, prende atto. "Mi dispiace – ammette –, anche perché hanno fatto un accordo programmatico su cose che so che condivide anche lui (Calenda, ndr), come il salario minimo regionale, così come su priorità come la sanità, la scuola su cui si può trovare ampia convergenza". Ma tant’è. Tana libera tutti nel partito già spaccato tra diaspore e polemiche. Il Movimento socialista liberale di Ivo Costamagna e dell’ex sindaco di Fano Massimo Seri, costola di Azione in libera uscita, ha già aderito alla "Alleanza del cambiamento" di Ricci, mentre in serata Azione Marche fa sapere che "la maggioranza del direttivo si è espressa a favore dell’appoggio ad Acquaroli, ma preso atto della linea politica espressa dal segretario nazionale, si è deliberato di non partecipare alle regionali e di lasciare libertà di voto agli iscritti". Ma c’è una postilla. "Resta salva la possibilità per chi lo ritiene di candidarsi a titolo personale nelle liste civiche che saranno presenti nella competizione elettorale".

ale. cap.