Sanità all’osso nelle Marche: mancano settemila medici e infermieri. Sos pensionamenti

Studio Cgil: il 36% dei dipendenti via nei prossimi nove anni .

Sanità: nelle Marche mancano 7mila tra medici e infermieri

Sanità: nelle Marche mancano 7mila tra medici e infermieri

Ancona, 17 febbraio 2023 – Sos personale per la sanità nelle Marche: all’appello mancano settemila lavoratori tra medici di emergenza-urgenza, medici di medicina generale e infermieri. È il grido di allarme lanciato dalla segreteria regionale Cgil, che ricorda come di 18.994 dipendenti in servizio nella sanità pubblica (al 31 dicembre 2020), il 36,2% andrà in pensione nei prossimi nove anni: un dato che tocca quota 43,4% per i medici di emergenza-urgenza e il 43,5% per i medici generici.

Approfondisci:

Marche a corto di medici, Acquaroli: "Ma non possiamo assumerne altri"

Marche a corto di medici, Acquaroli: "Ma non possiamo assumerne altri"

Il tutto mentre il fabbisogno stimato per il settore ammonta a 7.430 dipendenti, 5.011 infermieri. "La situazione in cui versa la sanità è allarmante e questi numeri ci fanno stare tutt’altro che tranquilli – dice Loredana Longhin della segreteria regionale Cgil –. Le cifre dicono che il ruolo centrale e primario del servizio pubblico è a rischio. Infatti, tutte le azioni che si prospettano per rilanciare e riqualificare la sanità pubblica, a partire dagli interventi previsti dal Pnrr, non avranno nessuna possibilità di produrre effetti senza l’assunzione di un numero adeguato di figure professionali corrispondente ai fabbisogni".

Il nuovo personale è essenziale sia per rendere funzionanti case e ospedali di comunità, sia per garantire servizi alle aree interne. "È necessario implementare le assunzioni, altrimenti sprecheremo l’ennesima occasione per realizzare l’assistenza territoriale, che è centrale per dare risposte ai bisogni dei cittadini – aggiunge Longhin –. Medici di medicina generale e pediatri di libera professione sono i pilastri dell’assistenza territoriale".

Il segretario generale della Fp-Cgil Marche, Matteo Pintucci, sottolinea infine come le assunzioni di dipendenti pubblici negli ultimi anni siano state costantemente minori delle cessazioni. "Occorre un piano pluriennale di assunzioni – dice – ed è necessario prorogare tutte le graduatorie, procedere alle stabilizzazioni degli oltre 87mila precari della pubblica amministrazione, di cui oltre 1.500 unità solo nelle Marche". Intanto l’assessore regionale Filippo Saltamartini ha scritto ai ministri della sanità e della funzione pubblica per chiedere una deroga per le due graduatorie destinate alle assunzioni di infermieri e operatori socio-sanitari, entrambe in scadenza. Dal governo si attende una norma ad hoc da approvare in sede di conversione di decreti legge o un decreto apposito.