Il bel popolo dei donatori di sangue "Marche, siamo al top in Italia"

Primo posto per il plasma inviato per la trasformazione in farmaci, secondo per la raccolta. Boom fra le donne

Donatori di sangue nelle Marche

Donatori di sangue nelle Marche

Ancona, 11 marzo 2022 - Una nuova campagna di comunicazione per Avis Marche che lancia un appello ai cittadini affinchè diventino nuovi donatori. "Per fare la differenza puoi fare la somma" lo slogan illustrato ieri insieme agli obiettivi dal presidente di Avis Marche Daniele Ragnetti, dalla vicepresidente Maria Gianuario e dal referente area comunicazione e presidente dell’Avis Provinciale Pesaro Urbino Hermann Graziano. La campagna nasce dall’esigenza di sensibilizzare le persone a donare congiuntamente sangue e plasma e soddisfare così l’attuale esigenza dei centri trasfusionali di avere a disposizione scorte adeguate da impiegare in caso di necessità e per la produzione di farmaci plasmaderivati, spesso preziosi salvavita. Storicamente le Marche sono una regione molto sensibile alla donazione del sangue, tanto che Avis è presente in 138 comuni e conta oltre 58mila soci e più di 57mila donatori che nel 2020 hanno fornito al Sistema Salute quasi 98mila "sacche" (tra sangue intero, plasma e piastrine). Negli ultimi anni, le donazioni totali hanno sempre garantito l’autosufficienza aiutando anche regioni in difficoltà. Ma le Marche vantano anche un primato nazionale: sono infatti al primo posto in Italia (in percentuale con la popolazione) per la quantità di plasma inviato per la trasformazione in farmaci plasmaderivati e al secondo posto per raccolta di plasma ogni 1000 abitanti.

"Vogliamo invitare le persone a riflettere sulla donazione – ha dichiarato Hermann Graziano - È importante donare, ma è necessario rispondere alle necessità del territorio: sangue e plasma possono essere donati dalla stessa persona, alternativamente; ciò però spesso non accade perché il donatore non è adeguatamente informato". Nel 2021 sono state 77mila le sacche di sangue intero e 22mila le sacche di plasma raccolte nelle Marche e una larga parte è stata utilizzata nei trattamenti per malati di Covid-19. In questo difficile periodo poi Avis nazionale si sta impegnando per far arrivare alla popolazione ucraina le quantità di sangue necessarie ed opportune: ". Intanto dopo la forte flessione delle donazioni nel 2020, in particolare nel periodo più critico della pandemia, nel 2021 la situazione è tornata lentamente alla normalità e il sangue intero donato ha coperto tutto il fabbisogno delle strutture sanitarie regionali. Negli ultimi anni si è avuta una sempre più alta partecipazione da parte delle donne diventate assidue donatrici.