Affitti da incubo nelle Marche, sempre meno case e i prezzi salgono: "Aumenti dell’8%"

In regione per un trilocale si spendono in media 500 euro Pesaro-Urbino si conferma la provincia più cara, Fermo conviene

Ancona, 26 gennaio 2023 – Caro bollette , carenza di abitazioni e affitti alle stelle. La somma di questi tre fattori non fa sorridere le Marche e tantomeno mette di buon umore le giovani coppie, i single, gli studenti o le famiglie alla disperata ricerca di una nuova sistemazione. Secondo il report di "Idealista", infatti, l’offerta di case in locazione si contrae ancora per il quinto trimestre consecutivo, tanto che in Italia, negli ultimi tre mesi del 2022, si è registrato un calo del 36% rispetto allo stesso periodo del 2021. Una riduzione importante, ma inferiore a quella registrata nel trimestre precedente, quando l’offerta si era contratta del 43,5%.

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Affitti, la mappa dell’emergenza

Lente di ingrandimento alla mano, questa prima analisi fa emergere altri numeri significativi: ad Ancona, la variazione stock 2021-2022, infatti, è pari a meno 45%, una tra le più alte a livello nazionale. Diminuiscono le abitazioni disponibili anche ad Ascoli e Fermo (meno 7%) e a Macerata (meno 27%).

Il caso-Pesaro

Crescono a Pesaro: l’incremento è del 79% e risolleva il preoccupante calo del capoluogo di regione.

Parallelamente, però, a crescere è anche la domanda, e a volte persino le città che registrano un aumento di case disponibili non riescono a rispondere efficientemente alle esigenze di tutti coloro che cercano una situazione: tanti, infatti, i giovani che ancora oggi non riescono, nel Pesarese, a trovare un alloggio.

"Nel 2022 si è accentuato lo squilibrio tra la domanda e l’offerta nel settore delle locazioni residenziali – conferma Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di Idealista –. Meno abitazioni e più clienti hanno come conseguenza forti tensioni sui prezzi, anche se nell’ultima parte dell’anno c’è stato un rallentamento dei costi, forse dovuto al fatto che l’attuale livello dei prezzi e l’inflazione che riduce le possibilità di pagamento degli inquilini hanno determinato un blocco dei canoni. Una tendenza che, se confermata, potrebbe congelare i costi degli affitti nel 2023, un’annata che si prospetta difficile per la locazione, complici anche i tassi di interesse sempre più alti, che inducono molti giovani a esitare con l’acquisto di una casa, optando invece per la locazione".

Affitti, i prezzi nelle Marche

E veniamo al fronte dei prezzi: il prezzo medio nelle Marche, aggiornato a dicembre, ammonta a 8,5 euro/mq (più 1,5% rispetto a novembre 2022 e più 8,2% rispetto dicembre 2021). Facendo due conti, ciò significa che per un monolocale di 35 metri quadrati ci vogliono quasi 300 euro al mese, per un bilocale di 45 metri quadrati 380 euro e per un trilocale di 60 metri quadrati poco più di 500 euro. Prezzi più che ragionevoli rispetto alle regioni dell’Italia del nord, anche se frutto dei primi rincari.

Nel dettaglio, a fare registrare i prezzi più alti è la provincia di Pesaro-Urbino, che sfiora 10,6 euro/mq e una variazione annuale pari a più 6,8%: un monolocale costa circa 370 euro al mese, un bilocale 480 e un trilocale 630 euro. Nel territorio di Ancona, invece, si spendono in media 8,1 euro al metro quadrato, quindi per un monolocale ci vogliono 280 euro al mese, 360 per un bilocale e 480 per un’abitazione con tre camere. A Fermo e provincia, invece, i prezzi calano: 265 euro per un monolocale, 340 euro per una casa a due camere e circa 455 per un trilocale. Ad Ascoli per un monolocale si spendono 300 euro, 390 per un bilocale e 515 euro per una casa a tre stanze. In linea il territorio di Macerata, con 8,2 euro/mq e cifre pressoché simili.

Chi cerca la casa in affitto

“Ora è cambiato il paradigma – commenta De Tommaso –. Prima erano soprattutto le giovani coppie a cercare una casa in affitto, mentre ora il cerchio si è ampliato. Ci sono anche tanti anziani che, arrivati in pensione, lasciano magari la casa di proprietà a figli o nipoti e cercano per loro un’abitazione di questo tipo". Anche per questo è necessario rispondere, con urgenza, alle richieste ormai sempre più numerose, per invertire la rotta di uno scenario che vede sempre più necessità ma, al contrario, sempre meno possibilità.