Cna Marche, Paolo Silenzi nuovo presidente. "Serve un ente unico regionale"

E' il primo presidente eletto espressione del fermano. "Il motto: fare sintesi"

A destra Paolo Silenzi, numero uno Cna Marche. Sinistra: Gino Sabbatini (Camera Commercio)

A destra Paolo Silenzi, numero uno Cna Marche. Sinistra: Gino Sabbatini (Camera Commercio)

Ancona, 18 settembre 2021 - Di sviluppo dell’economia regionale, alla luce dei finanziamenti previsti dal Pnrr si è parlato alla Mole Vanvitelliana, nell’ambito dell’assemblea di Cna Marche, con la ministra degli Affari Esteri, Maria Stella Gelmini, il segretario nazionale Cna, Sergio Silvestrini, il presidente Istao, Pietro Marcolini e Cristina Balbo, dirigente Intesa San Paolo. Al termine, il passaggio di consegne al vertice di Cna Marche, con Gino Sabbatini (oggi presidente Camera di Commercio regionale e vicepresidente nazionale UnionCamere) che ha passato il testimone a Paolo Silenzi, già presidente di Cna Fermo e ora primo presidente regionale espressione del fermano. "È un onore – dice Silenzi – rappresentare tutte le attività economiche e produttive delle Marche nostre associate. L’onere ora è di farlo bene, cercare la concertazione e il dialogo con tutte le realtà provinciali, per trovare una sintesi".  

‘Fare sintesi’: un concetto che le è molto caro. "Ritengo fondamentale che la sintesi venga fatta dai territori per portare le proprie istanze su tavoli importanti regionali e statali. Vengo da due mandati di presidente provinciale, per cui so che lavorare bene sui territori consente al regionale di agire in maniera più puntuale ed efficace". [/EMPTYTAG] Quale sarà la sua mission? "Penso di dare continuità alla presidenza di Sabbatini. Ecco, ha fatto sintesi. E con lui ho condiviso scelte e metodo di lavoro per dare risposte celeri alle imprese e creare interazione con le istituzioni. È un buon metodo che voglio portare avanti. Vedo un percorso con le nostre imprese protagoniste nell’ambito della next generation you, della mobilità sostenibile, della digitalizzazione e transizione energetica. Attraverso la gestione del Pnrr, potremmo superare il gap infrastrutturale e tecnologico, pensare alla formazione, perché c’è bisogno di risorse umane qualificate ". Sulla collaborazione con altre realtà provinciali, la Cna di Fermo è stata una antesignana. "Esatto. Siamo sempre stati per le aggregazioni. Siamo una provincia virtuosa, piena di eccellenze, ma piccola. Riuscire a creare sinergie e collaborazioni, aprendoci a realtà interprovinciali, sono buone prassi che possono essere premianti". Come monetizzarle? "Concertando con province e territori. La sfida è di mettere tutto questo a fattor comune per fare sì che si possa sintetizzare in un’unica entità. Stiamo riflettendo sulla creazione di una Cna unica regionale, mutuando l’esperienza della Camera di Commercio". Il tempo di essere ‘incoronato’ presidente regionale Cna, e sarà già tempo di mettersi in viaggio verso il Micam, la fiera delle calzature. "Parto domani mattina (oggi, ndr ). Stavolta vedo una bella ventata di ottimismo e di entusiasmo".