Export, le Marche volano nel 2022 (anche senza la Pfizer)

La multinazionale statunitense su17 miliardi totali incide per 7. La grande ripresa del calzaturiero

Pesaro 12 dicembre 2022 - Meglio del sistema Italia, complessivamente, l’export dei primi nove mesi dell’anno per le Marche. Meglio del sistema Paese anche se il dato viene depurato della produzione di medicinali dello stabilimento della Pfizer di Ascoli Piceno. Un moltiplicatore che ha portato tutto i parametri, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in salita dell’89 per cento.

Vola l'export del calzaturiero nelle Marche
Vola l'export del calzaturiero nelle Marche

Senza Pfizer comunque il dato di crescita delle sportazione è pari ad un 23% se parametrato ai primi nove mesi dello scorso anno. Non da oggi i numeri della multinazionale nazionale americana Pfaizer fatto saltare tutti contatori tanto che il Belgio appare, nella classifica elaborata dalla Camera Unica, come il primo paese dell’Unione Europea per importazione di merci provenienti dalle Marche. Questo perché l’hub europeo della casa farmaceutica è in Belgio.

Detto questo e detto anche del fatto che molti numeri in forte crescita sono dovuti al forte incremento della materie prime, tra i dati che saltano all’occhio in questo studio il fatto che c’è stata una fortissima ripresa del settore calzaturiero che ha fatto segnare un balzo del 34% che ha riportato i valori del settore a migliorare quelli del 2019: con oltre un miliardo di merci che hanno varcato i confini nazionali.

I numeri provincia per provincia

Per quello che riguarda le performance delle varie province, fatta eccezione per Ascoli che quadruplica rispetto allo scorso anno, in testa c’è Fermo con una crescita del 35,3% seguita da Macerata. Poi viene Ancona e quindi all’ultimo posto c’è Pesaro che sale del 18,8 per cento. In totale la Regione ha esportato per 17 miliardi di euro e 7 di questi arrivano dal settore farmaceutico. Diciamo che sono nei parametri della ‘normalità’ invece i dati che riguardano un po’ le isole produttive della regione perché il settore del legno arredo è salito del 6 per cento mentre quello legato alla metalmeccanico ha avuto una crescita dell’11 per cento. Gli sforzi fatti anche sotto il profilo dell’immagine hanno portato ad un crescita del 22% del settore agroalimentare con 405 milioni di merci esportate. Molto bene anche il tessile-abbigliamento-pelli che sale del 32% per un valore totale di 1792 milioni.

Le nazioni destinatarie

La classifica delle nazioni destinatarie delle esportazioni marchigiane vede il Belgio quadruplicare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per un valore 3 miliardi e 122 milioni di euro. Questo dato nasce soprattutto dal fatto che il gigante statunitense della farmaceutica, e cioè Pfizer, ha il suo hub europeo proprio in Belgio. Dopodiché la classifica torna... normale con la Germania che sfiora i due miliardi (+89,5%) attraverso un terziario di alta qualità nella componentistica meccanica; quindi ci sono gli Stati Uniti che salgono di due volte e mezzo rispetto al 2021 con poco meno di 2 miliardi.

Balzo enorme di tre volte con la Gran Bretagna (1.285 milioni) per arrivare poi alla Francia che ha sempre rappresentato il secondo mercato europeo. In questa classifica continua a marciare, ma in senso opposto, la Russia che perde un 19,9%.

Sia il presidente di Camera Marche Gino Sabatini che Andrea Antonini, assessore allo sviluppo economico, parlano "di collaborazione con Atim nella logica della filiera che ci ha portato ad affrontare insieme più forti gli appuntamenti dell’ultimo scorso 2022 con nuovi bandi di accompagnamento per rafforzare ed accompagnare l’export".