Marche Multiservizi, il presidente Pierotti: "Fermate l’aumento del mio stipendio"

Il vertice dell’azienda, ex sindaco di Acqualagna, svela: "Giuro, non ne sapevo niente Mi sono ritrovato da un momento all’altro col raddoppio o quasi. Voglio capire perché"

Andrea Pierotti, presidente di Marche Multiservizi

Andrea Pierotti, presidente di Marche Multiservizi

Pesaro, 26 aprile 2023 – C’è chi dice no. Andrea Pierotti, presidente del consiglio d’amministrazione di Marche Multiservizi, beneficiario di un ritocco all’insù dell’indennità del 57%, ci ha perso anche il sonno. Gli sembra qualcosa di strano, come se quei soldi raddoppiati o quasi arrivassero senza un motivo vero, chiaro, certo.

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E’ sorpreso da tanta grazia?

"Sono incredulo. Non ne sapevo niente né qualcuno mi ha detto prima che la mia indennità sarebbe passata da 38mila a 60mila euro. E io, se non capisco, non agisco. Ho congelato subito quell’aumento"

Non accetta la sua nuova indennità che tutti gli altri hanno accolto senza batter ciglio?

"No, non la voglio, almeno ora. Ho già detto alla segreteria di non metterlo in pagamento. Prima devo capire chi, cosa, come ha voluto questo generalizzato aumento delle indennità".

E per saperlo a chi lo chiede?

"Ho già parlato con dei sindaci, cioè con i soci dell’assemblea chiedendo loro se fossero a conoscenza di questa decisione dell’aumento. Alcuni mi hanno detto di sì, altri mi hanno confermato di non averne saputo nulla fino al momento del voto dell’assemblea. Come me".

Ha concluso il giro di incontri?

"Non ancora. Vorrei parlarne anche col sindaco di Pesaro Matteo Ricci che non c’era al voto. Mi piacerebbe capire da lui se approva questa scelta di aumentare di 110mila euro complessive le indennità del consiglio d’amministrazione e dell’amministratore delegato dell’azienda senza alcuna condivisione precedente"

Si sta sentendo a disagio nel rimanere in quella poltrona dopo quello che è successo?

"Voglio distinguere i fatti: da una parte c’è un’azienda che lavora bene e che cerca di stare sul mercato sempre più concorrenziale e dall’altra c’è la politica che con un colpo di bacchetta magica ci aumenta lo stipendio. Io ci tengo al rispetto dell’etica perché noi rispondiamo ai cittadini".

I quali hanno le bollette sempre più care e nessuno gli aumenta gli stipendi dalla sera alla mattina

"E’ un momento particolare per tutti, io so bene che un’azienda pubblica o privata deve puntare al suo profitto. Come non si può chiedere a Scavolini di destinare un po’ di utili per abbassare il costo delle cucine così non si può chiedere a Marche multiservizi di rinunciare ai margini per abbassare le bollette, i cui costi li stabilisce un organo indipendente. Ma c’è modo e modo di agire, e in questo momento le cose non vanno benissimo".

Intende per Marche multiservizi?

"Anche. Il 2022 è stato bersagliato dai costi che hanno superato i ricavi, abbiamo avuto un calo della redditività per oltre 2,5 milioni recuperata con minori accantonamenti".

Siete ancora in corsa per il biodigestore di Talacchio?

"Ufficialmente sì, ma aspettiamo ancora dopo mesi l’atto autorizzativo dalla Provincia con tutte le prescrizioni e gli oneri da fare. Nel frattempo sono cambiate parecchie cose, trattare l’umido non è più così redditizio, insomma vanno rifatti i conti".

Domani che farà?

"Nulla di diverso da prima, come lo stipendio"