Marche no tax, come il Portogallo: "Attireremo pensionati stranieri"

C’è la legge: chi va a vivere nelle zone del cratere pagherà solo il 7%. Vale anche per gli italiani residenti all’estero

Ricostruzione grafica e una cartina delle Marche dove sono indicate le zone del cratere

Ricostruzione grafica e una cartina delle Marche dove sono indicate le zone del cratere

Ancona, 27 marzo 2022 - I Comuni terremotati del Centro Italia, con popolazione non superiore ai 20mila abitanti, possono diventare il nuovo paradiso fiscale dei pensionati. Il decreto Sostegni ter, approvato giovedì dal governo, contiene infatti un’agevolazione, un’aliquota al 7%, per i pensionati residenti all’estero che si trasferiscono nei paesi feriti dal sisma. Uno sconto simile a quello applicato dal Portogallo, in pratica. I titolari di pensioni estere potranno accedere alla Flat tax del 7% in caso di trasferimento in questi Comuni; la misura era già prevista per le aree del Mezzogiorno (Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia), ma adesso è stata estesa a quelle del cratere.

Così le persone fisiche titolari dei redditi da pensione erogati da soggetti esteri, che trasferiscono la residenza fiscale in questi borghi sotto i 20mila abitanti, possono beneficiare di un regime fiscale opzionale, che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef con aliquota al 7% a qualsiasi categoria di reddito prodotto all’estero.

Ma come farà la Regione Marche a rendere appetibile la misura "entroterra is the new Portogallo"? "La campagna di promozione – spiega l’assessore al bilancio e alla ricostruzione Guido Castelli – potrà essere veicolata da buyer, tour operator e agenzie specializzate in compravendita di immobili, per intercettare la domanda potenziale di trasferimento nelle nostre zone. Stimoleremo gli operatori su questo fronte per attirare i pensionati, stranieri e italiani, e ampliare l’offerta turistica e immobiliare. Della serie "compra una casa e pagherai meno tasse". Prima delle scosse del 2016, le Marche registravano un buon trend di vendita di abitazioni con l’estero, poi c’è stato lo stop con il terremoto e la pandemia. Però, l’anno scorso, abbiamo avuto una lieve ripresa".

Negli ultimi tempi, ad esempio, tanti belgi hanno investito sul territorio di Sarnano, nel Maceratese, in alcuni casi anche affittando camere ad altri stranieri. Regione, parlamentari del territorio e sindaci sono tutti favorevoli alla novità introdotta nel Sostegni Ter. Se non fosse che c’è un aspetto da non sottovalutare, come evidenziato dallo stesso Castelli. Se da una parte, infatti, i primi cittadini del terremoto sono uniti nel pensare "ben vengano misure come questa", con tasse giù al 7% secondo il modello Portogallo, dall’altra chiedono che i servizi essenziali siano garantiti, in primis quelli sanitari e scolastici, e si acceleri nella ricostruzione post-sisma. Perché, soprattutto nei piccoli Comuni distrutti con tesori off limits e abitazioni ancora da demolire (e in zona rossa), mancano alloggi. Senza considerare poi che ospedale e medico sono necessari, in particolare per i meno giovani. "L’agevolazione per i pensionati è qualcosa – precisa Castelli – ma ci vuole ben altro per ripopolare le aree interne. Servono misure fiscali coraggiose, a partire da una Flat tax estesa a famiglie, coppie e giovani. Vogliamo anche un ritorno a casa dei ragazzi marchigiani. E’ questa la vera sfida: ridare opportunità e posti di lavoro. Altrimenti l’atteggiamento dello Stato sembra schizofrenico: da un lato l’aliquota al 7% e Pnrr per il rilancio, dall’altra non conferma la deroga che consentiva di attivare nuove classi e mantenere quelle esistenti anche con parametri, e quindi con numeri, inferiori a quelli del dpr 81/2009, nelle scuole dei territori del cratere sismico. Altrimenti il modello Portogallo rischia di essere un "pannicello caldo"".

"Qualsiasi iniziativa volta a portare qui gente è utile – conclude uno dei sindaci del terremoto, Mauro Falcucci di Castelsantangelo sul Nera -; figli e nipoti verrebbero a trovare genitori e nonni. Ma dobbiamo accelerare per offrire abitazioni".