Superbonus 110, stop cessione del credito. Nelle Marche duemila imprese rischiano il crac

La situazione è drammatica secondo il centro studi Cna, 10mila i proprietari di immobili nel caos. "Bloccato un miliardo di euro, tremila cantieri fermi che a questo punto non partiranno mai più"

Uno dei tanti palazzi ristrutturati grazie al Superbonus del 110%

Uno dei tanti palazzi ristrutturati grazie al Superbonus del 110%

Ancona, 18 febbraio 2023 – Stop del governo alla cessione del credito per il superbonus 110: nelle Marche 2mila imprese fermeranno i lavori e molte sono a rischio fallimento. Non solo, perché ci sono anche 10mila proprietari di immobili nel caos. Secondo il centro studi Cna Marche, che ha elaborato i dati Enea, al 31 gennaio nelle Marche erano state presentate 9.291 pratiche di ammissione al superbonus per un totale di un miliardo e 724 milioni di euro di investimenti ammessi a detrazione, ma la percentuale di interventi conclusi era del 75,3 per cento. La decisione del governo ha causato lo stop ai bonus edilizi, non solo quello del 110. "Da oggi – rimarcano dalla Cna – gli enti pubblici non potranno più acquistare dalle banche i crediti bloccati.

La Provincia di Pesaro Urbino e i Comuni di Pesaro e Fano avevano già manifestato la disponibilità all’acquisto dei crediti, accogliendo la proposta di Cna Marche. Altri enti locali marchigiani stavano valutando la praticabilità di acquisire i crediti fiscali dagli istituti di credito. Tutto azzerato dalla decisione del Governo che ci convoca a cose fatte, il 20 febbraio". "Nelle Marche – sottolineano – il presidente di Cna Marche Paolo Silenzi e il segretario Moreno Bordoni – i crediti bloccati superano il miliardo di euro con oltre 2mila imprese coinvolte per le quali si profila lo spettro del fallimento. Sono 3mila i cantieri fermi che, a questo punto, non partiranno più, con oltre 10mila cittadini marchigiani proprietari di immobili che sono nel caos. Una decisione inspiegabile se si pensa che solo nella nostra regione i lavori finanziati dal superbonus hanno generato un valore economico pari al 7,5 per cento del Pil e creato 6mila posti di lavoro. Inoltre le imprese delle costruzioni, nel 2022 hanno avuto un aumento dei ricavi del 25,8 e anche una crescita degli investimenti di quasi il 30%. Chiediamo che il Governo riveda questa decisione, modificando il decreto o per le imprese della filiera delle costruzioni sarà una primavera di chiusure e di fallimenti. Già oggi tantissime imprese non lavoreranno e terranno il cantiere chiuso". Gli interventi sui condomini sono stati 1.910 per 971,4 milioni di euro di investimenti, quelli sulle villette unifamiliari sono stati 4.588 per 499,1 milioni di euro e quelli su abitazioni con ingresso indipendente hanno riguardato 2.793 edifici per 254,1 milioni di euro. Ogni mese, mediamente, sono stati presentati 500 nuovi progetti, con un picco di 1.483 progetti a settembre 2022. Ma a gennaio, a causa dell’incertezza normativa, il numero dei progetti presentati era già sceso a 385. L’investimento medio per ciascun condominio è stato di 508mila euro mentre i proprietari di abitazioni unifamiliari hanno investito in media 108mila euro. I lavori finanziati dal superbonus hanno generato un valore economico pari al 7,5% del Pil marchigiano sono stati 6mila gli occupati in più.