Superbonus 110 per i terremotati, Castelli: “Restino cessione del credito e sconto in fattura”

Il commissario straordinario per la ricostruzione: “L’ho già chiesto al Governo e ho avuto rassicurazioni in merito”

Il terremoto nelle Marche del 2016 ha distrutto interi borghi

Il terremoto nelle Marche del 2016 ha distrutto interi borghi

Ancona, 24 febbraio 2022  – Uno spiraglio sul superbonus 110 per i terremotati: la speranza arriva dal neo nominato commissario per ricostruzione post sisma 2016 Guido Castelli che, a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti di Ancona spiega: “È corretta la valutazione di chi dice che è necessario intervenire sul 110 per mantenere il diritto dei terremotati di usufruirne anche per il futuro, con la cessione del credito d'imposta e con lo sconto in fattura. Mi sono mosso già con Palazzo Chigi e ho avuto rassicurazioni che si trasferiranno in un emendamento al decreto legge 11”.

Approfondisci:

Superbonus 110%, proroga fino al 2023. In scadenza gli altri bonus casa/La guida

Superbonus 110%, proroga fino al 2023. In scadenza gli altri bonus casa/La guida

Castelli, insomma, ha chiesto al governo Meloni che lo ha da poco messo alla guida della ricostruzione post terremoto 2016, di ‘salvare’ dalla scure del superbonus gli “immobili lesionati dal sisma nel cratere”.

"Il dl 11 - ha aggiunto Castelli - tuttavia, ha creato questa problematica specifica ma ne ha risolta un'altra perché la ricostruzione era già ferma per il fatto che il blocco delle cessioni dei crediti aveva fermato i cantieri. Sicché il decreto va migliorato per il futuro, mantenendo la possibilità di sconto in fattura per il futuro fino al 31/12 del 2025, ma fa chiarezza nel presente e nel passato”. Questo "solo per gli immobili lesionati nel cratere”, ha sottolineato.

Quanto agli interventi di adeguamento sismico, ha osservato Castelli, "è un problema più generale. Il sisma bonus rimane ma con la detrazione fiscale. Quindi il problema è per i cosiddetti incapienti che dovrebbero anticipare il denaro; su questo si sta lavorando”. “Esula dalle mie competenze - ha precisato - però ritengo che il tema della vulnerabilità sismica da sostenere sia assolutamente attuale e c'è un ragionamento da fare”.

"Detto questo - ha rimarcato il commissario per la Ricostruzione - il 110 era andato fuori controllo, era diventato una misura che non ci potevamo più permettere in quelle modalità. Concentrare uno sforzo di quel genere, illimitato, in due anni ha prodotto anche una concentrazione di lavorazioni che ha bloccato tutta l'Italia perché non si trovava più un'impresa e un problema enorme di inflazione. Dunque le modalità di una misura che aveva un senso - ha concluso Castelli - sono state prevalenti in senso negativo”.