Ancona, 9 gennaio 2022 - L’obiettivo è del governo e di tutto il sistema sanitario italiano: chiusura dell’isolamento e fine della quarantena con un vero stop alle lunghe attese.
Da una parte c’è una norma generale del governo, che ha preso in carico il costo dei tamponi rapidi da effettuarsi in farmacia, con copertura dei costi. Dall’altra ci sarebbe l’occasione di fare autotesting a domicilio, ma non esiste per la Regione Marche non ha mai attivato il registro medico elettronico personale.
Quarantena Covid, cosa cambia da oggi in Emilia Romagna
Così non si può attivare l’auto tampone a domicilio con comunicazione diretta all’Asur.
Nel frattempo, però, le farmacie marchigiane vorrebbero fare il tampone rapido nelle loro sedi, per ridurre isolamento e quarantene scolastiche dei marchigiani. Cercando di affiancare il sistema pubblico di controllo e tracciamento, utilizzando per gli studenti i fondi stanziati dal governo. "Fateci fare come in Emilia Romagna", chiede il presidente di Aspes Luca Pieri, che si occupa delle farmacie pubbliche di Pesaro e Gabicce, ma anche di quelle romagnole di Riccione e Cattolica. La sua richiesta è rivolta alla Regione, che ha già pronto un percorso simile a quello dell’Emilia e di altre regioni:
"Da lunedì attiveremo il rapporto tra farmacie e Asur", conferma l’assessore alla Salute Filippo Saltamartini che ha avviato l’altro giorno l’interlocuzione con le associazioni private dei farmacisti. Con l’obiettivo di attivare il tampone rapido nel maggior numero possibile di Comuni e di puntare sulla riduzione di quarantene nel settore scolastico. I"La disponibilità del settore farmacie è totale – dice il presidente regionale di Ferderfarma Andrea Avitabile – aspettiamo domani indicazioni dalla Regione. Ritengo che aderiranno tutte le 550 farmacie attive sui tamponi".
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