Ancona, 4 ottobre 2022 - Quattro nomi per tre posti. Si va in qualche modo componendo il puzzle marchigiano della giunta regionale, dopo che tre assessori sono finiti in Parlamento: il vicepresidente Mirco Carloni (Lega), Guido Castelli di Fratelli d’Italia (deleghe al bilancio e alla ricostruzione) e Giorgia Latini (cultura e sanità), anche lei della Lega.
I sostituti erano già stati individuati ma ultimamente qualche dubbio è emerso. I designati sono Andrea Antonini, leghista ascolano, cui dovrebbero toccare le deleghe di Carloni (sviluppo economico); Carlo Ciccioli (Fd’I) che da Castelli erediterebbe il bilancio; Daniela Tisi, leghista del Fermano cui spetterebbero cultura e scuola.
Tisi ha un punto debole: non è un’eletta, ma un’esterna, e a molti non va giù l’idea di cedere un assessorato fuori dal consiglio regionale. Il quarto nome è la fabrianese Chiara Biondi, anche lei della Lega, che punta a prendersi il posto di quota rosa. Se Ciccioli sembra blindato, anche su Antonini un problema c’è: in caso di sua nomina, gli subentrerebbe in consiglio Monica Acciarri, che prima di diventare leghista è stata segretaria di Mezzolani, ex assessore regionale Pd alla sanità.
Il suo passato non depone a suo favore tranne che per Giorgia Latini, suo sponsor. L’altro nome è Mauro Lucentini, senatore leghista non confermato: per lui però dovrebbe esserci un incarico a Roma. Chiusura con la vicepresidenza: dovrebbe toccare a Filippo Saltamartini, assessore alla sanità.