Green pass falsi, la lettera aperta di una malata di cancro ai 'furbetti' No vax

"Egoisti e senza senso civico". A scrivere è Claudia Baiocco in merito all'inchiesta di Ancona sui finti vaccini

Claudia Baiocco, la malata di cancro che ha scritto ai furbetti del green pass (Ansa)

Claudia Baiocco, la malata di cancro che ha scritto ai furbetti del green pass (Ansa)

Civitanova, 15 gennaio 2021 - Lettera aperta ai 'furbetti' del Green pass. A scriverla è una donna malata di cancro, che ha scelto di raccontare la propria malattia e l'angoscia di chi, lottando contro il male, fatica a trovare posto in ospedale. Le sue parole sono indignate e strazianti: "Sono malata di cancro e forse non avrò ancora molto da vivere ed è per questo che ho deciso di scrivere una lettera aperta ai furbetti del Green pass che, facendo finta di essersi inoculati il vaccino anti Covid, hanno mostrato egoismo e totale mancanza di senso civico che mi ha prima indignata e poi demoralizzata". 

Finti vaccini Ancona, ecco dove l'infermiere trovava i suoi 'clienti'

La testimonianza, consegnata all'agenzia Ansa, è di Claudia Baiocco, portavoce del sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica. La scelta di raccontare la propria malattia e spiegare le ragioni della propria indignazione, Claudia l'ha presa all'indomani dell'inchiesta della Procura di Ancora su un presunto giro di Green pass falsi, con beneficiari 'no vax', che hanno portato a una cinquantina di ordinanze cautelari tra cui alcuni arresti: l'infermiere Emanuele Luchetti incassava soldi, in cambio di false vaccinazioni per far ottenere il certificato verde a persone non vaccinate. 

"Dovevamo uscire tutti migliori dalla pandemia - sottolinea la signora - Invece abbiamo scoperto con il tempo di essere 'più furbi' fregandocene delle persone fragili che vivono insieme a noi e attorno a noi". E ancora, riguardo all'inchiesta di Ancona: "Sono garantista e sarà la giustizia a stabilire le responsabilità degli indagati - sottolinea Baiocco - Ma se quanto emerso sarà confermato significa davvero che la nostra società ha subito una pesante involuzione e non ci meritiamo più niente". Poi la considerazione: "Ho scritto questa lettera - aggiunge - anche e soprattutto per far riflettere. Malati oncologici come me e tanti altri malati, da due anni continuano ad avere problemi di ospedalizzazione, ogni volta facciamo fatica a trovare posto negli ospedali e quindi, apprendere di Green pass comprati per poche decine di euro fa male". 

Poi il finale: "Provate, tutti voi furbetti di ogni specie, a immaginare cosa si prova a guardare la morte in faccia, anche per un solo secondo se ne siete capaci e poi diteci cosa si prova".