Marche ancora zona gialla: i dati lo confermano

Prosegue il calo dell’occupazione dei posti letto negli ospedali anche se preoccupa l’aumento dei contagi tra gli studenti

Marche zona gialla fino a quando: cosa dicono i dati

Marche zona gialla fino a quando: cosa dicono i dati

Ancona, 6 maggio 2021 - Le Marche vedono giallo anche per la prossima settimana. Gli ultimi indicatori in vista del monitoraggio di domani di Ministero e Istituto superiore della sanità consegnano uno scenario decisamente confortante rispetto a quello di un mese fa e ancora migliore della settimana scorsa.

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Prendendo come parametro i sette giorni tra il 26 aprile e il 2 maggio le Marche, secondo i dati analizzati dal gruppo epidemiologico della Regione, sono ampiamente al di sotto del tetto dei 250 contagi ogni mille abitanti, fermandosi a quota 106, rispetto a 126 di una settimana fa e i 135 di quella ancora precedente.

I responsi migliori arrivano peraltro dall’Anconetano che non va oltre 65 nuove infezioni ogni 100mila residenti, quindi il dato migliore tra tutte le cinque province marchigiane. Oltre all’indice Rt annunciato in ulteriore lieve calo e sempre al di sotto di quota uno, a rendere decisamente fiduciosi della conferma del giallo analisti e amministratori c’è anche la situazione nel complesso sotto controllo di un altro parametro dirimente.

Si tratta delle presenze in terapia intensiva sostanzialmente in fase di stabilizzazione in questi giorni e comunque al di sotto delle soglie di rischio. Nei giorni clou del picco pandemico a cavallo tra marzo e aprile, infatti, si era addirittura arrivati a sfondare il 60% di occupazione dei posti letto disponibili (in tutto 230), mentre ora a livello regionale la percentuale si è dimezzata.

Secondo il dato di ieri, le degenze in intensiva nelle Marche sono 68, una in meno di martedì. In discesa anche i ricoveri complessivi per Covid: 459 con un calo di 16 in 24 ore. Ma nel bollettino Covid delle Marche di oggi i contagi e il tasso di positività è aumentato ancora arrivando all'11,5%.

La guardia non può essere abbassata, visto che ieri è stato il giorno del record dei casi con coinvolgimento di studenti da quando sono stati riaperti gli istituti dopo l’uscita dalla zona rossa.

Oggi sono infati ancora 18 (contro i 21 di ieri) i contagi in setting scolastico inseriti nel report Gores regionale, un numero quasi paragonabile ai dati giornalieri di marzo che fa suonare un inevitabile campanello d’allarme, invitando alla massima attenzione, visto che per ancora un mese si andrà avanti con le lezioni in presenza. Oggi è éesaro Urbino a tirare il gruppo dei contagi.  

Sono, infatti, 122 i casi registrati (seguono Macerata, Ascoli e Fermo quindi ancona) sui 282 complessivi delle Marche. Proprio su scala regionale in risalita l’indice dei positivi rispetto ai tamponi effettuati, ovvero l'11,5%.

Quattro i decessi di ieri inseriti nel segmento più drammatico del monitoraggio. Si tratta di tutte persone ‘over 80’ alle prese con patologie pregresse, tra cui un 86enne e un 91enne di Ancona. In questo modo diventano 2957 le persone spirate nelle Marche da inizio pandemia.

Questo sul fronte del conteggio pandemico. Di pari passo prosegue l’attività ora cruciale vale a dire quella delle vaccinazioni. E va avanti con numeri record per le Marche che continuano a guidare la classifica nazionale per quanto rigurda le somministrazioni. I dati di ieri ponevano le Marche come regione più vi rtuosa, facendo registrare il 91,7% del rapporto tra dosi somministrate e dosi consegnate. Seguono Veneto (91,6%) e Lombardia (91,2%).

Tutto questo nonostante i problemi relativi ai quantitativi di dosi previste fino al 20 maggio: 220mila in tutto rispetto a quel 240mila sperato. Quindi si continua a vaccinare ma c’è qualche difficoltà ad aprire nuovi slot come ad esempio quello della fascia di età tra i 60 e 64 anni.

A breve inizieranno le prenotazioni ma per le somministrazioni si dovrà atendere la fine del mese. E anche le dosi arrivate in queste ore all’interno del pacchetto di 2,5 milioni di vaccini in distribuzione nel Paese non sono altro che una parte del pacchetto da 220mila già previsto.

Quindi nessuno aumento. Ora si attende di conoscere cosa accadra da fine mese quando le Marche dovrebbero ricevere qualcosa come 500mila dosi sino a fine giugno.