Mattia Luconi: trovato il corpo del bimbo disperso. Il padre: "Ho sperato fino all'ultimo"

Disposta l'autopsia da cui verrà la conferma ufficiale. Il piccolo indossa una maglietta verde e gialla, come quella del piccolo disperso. La segnalazione a 13 chilometri a valle dal punto dove l'auto di mamma e figlio è stata travolta dalla piena del Nevola. La mamma disperata: "Voglio una tomba su cui piangere"

Ancona, 23 settembre 2022 - Il corpicino di un bimbo, con ogni probabilità Mattia Luconiè stato trovato a circa 100 metri dal letto del fiume, sotto a un albero in mezzo al fango, vicino al terreno di un asilo nel territorio di Trecastelli, in località Passo Ripe (foto e video), ossia a circa 13 chilometri a valle del punto in cui il piccolo, appena 8 anni, e la mamma Silvia Mereu sono stati travolti dalla piena del fiume Nevola, giovedì 15 settembre. E quindi molto lontano anche dalla zona dove, in questi giorni, si erano concentrate le ricerche. Lo ha trovato alle 15,30 una donna che stava pulendo la zona in vista della riapertura dell'asilo. E subito a San Lorenzo in Campo, il paesino dove viveva Mattia, è sceso "un clima di tristezza per tutti, surreale". 

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Le speranza di ritrovare il bimbo in vita, otto giorni dopo essere stato travolto dalla furia del Nevola, erano praticamente nulle. E oggi sono svanite del tutto: il piccolo di 8 anni  non è sopravvissuto alla furia dell'acqua, quella maledetta sera del 15 settembre, quando l'alluvione ha devastato l'hinterland di Senigallia. I morti, ora che Mattia è stato ritrovato, sono 12 e all'appello manca ancora Brunella Chiù, la 56enne che è l'ultima dispersa ufficiale.

Mattia Luconi, 8 anni, e il punto dove è stato trovato il corpo del bimbo
Mattia Luconi, 8 anni, e il punto dove è stato trovato il corpo del bimbo

Il corpicino, in avanzato stato di decomposizione e completamente avvolto di fango, indossava una maglietta verde e gialla simile quella delle foto di Mattia. Dopo il recupero, è già stata disposta autopsia e anche la prova del Dna: da questi esami arriverà la conferma ufficiale che tutti ormai temono.

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La disperazione del padre

"Ho sperato fino all'ultimo - si dispera il padre, Tiziano Luconi - che lo trovassero vivo. Ora voglio solo ricordarlo come l'ho visto, quell'ultima sera". Lui che è sempre stato presente alle ricerche, con una tenacia che pareva incrollabile ora è spezzato: "Come ci si sente? Ci si sente morire. E' come dare una mazzata a una statua di cristallo". Ma né il padre né la madre andranno nel luogo in cui è stato trovato il corpo, ha aggiunto.

Stamattina alle ricerche a Castellone di Suasa era stata presente anche la mamma, appena dimessa dall'ospedale dove è stata curata per i traumi e per i danni causati ai polmoni dal fango che ha inalato: appena dimessa ha voluto essere anche lei presente, per giudare i soccorritori. 

In questi giorni di iincessanti ricerche, del bimbo sono stati trovati prima lo zainetto e poi le scarpe, ancora sull'auto della mamma, distrutta.

Le lacrime della mamma

"So che trovarlo in vita è impossibile ma almeno voglio una tomba su cui piangere". Così la mamma di Mattia, Silvia Mereu, si era rivolta al Carlino negli stessi attimi in cui in un'altra zona veniva ritrovato il corpo del piccolo. La donna era arrivata nel punto dove i soccorritori stavano cercando il bambino proprio per chiedere che le ricerche non si interrompessero.

L'agricoltore che l'ha trovato

"Sapevo che cercavano un bambino, sapevo che c'era un bimbo disperso dopo l'alluvione, non sapevo come si chiamasse, ma ho capito subito che era quello che stavano cercando", ha detto Alessandro Bedetta, il proprietario del terreno agricolo dove è stato rinvenuto il corpo del piccolo Mattia, a circa 150 metri dal fiume Nevola. "In questi giorni, gli elicotteri dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine hanno sorvolato in continuazione queste zone - ha detto ancora l'agricoltore - per cui ci aspettavamo che lo cercassero in questa zona, non di trovarlo qui". L'uomo è stato chiamato da un'operatrice dell'agrinido "come proprietario del fondo".

Il sindaco di San Lorenzo in Campo

Il sindaco Davide Dellonti: "La notizia è rimbalzata subito in paese. C'è un clima di tristezza, surreale. Il ritrovamento concretizza il fatto che tutti sapevamo ma non volevamo". Nella tragedia di una vita molto giovane spezzata, ha osservato il primo cittadino, l'auspicio è che il ritrovamento del corpo del bimbo, disperso da 8 giorni e con speranze praticamente nulle che fosse ancora vivo, possa in qualche modo dare almeno un pò di sollievo per i famigliari, per la mamma e penso anche per il papà". 

Lutto anche in Sardegna: la mamma di Mattia, Silvia Mereu, è originaria di Urzulei (Nuoro), e il Comune si stringe al suo immenso dolore: "Oggi è una giornata triste per il nostro paese. Abbiamo purtroppo ricevuto la notizia del ritrovamento del corpicino senza vita di Mattia - si legge su Facebook - La comunità di Urzulei si unisce al dolore della mamma Silvia, del babbo Tiziano, dei familiari tutti e abbraccia la comunità di San Lorenzo in Campo in questo tragico momento. Addio piccolo Mattia, possa la tua anima riposare in pace".

Cosa è successo

Mamma Silvia, che è farmacista nel comune di Barbara, stava tornando a casa assieme al figlio: la piena del Nevola li ha sospresi in auto. E lei ha capito che doveva scendere dall'auto e cercare la salvezza a nuoto. Ha preso Mattia, se lo è stretto al collo con tutte le forze che aveva, e si è tuffata, in quel gorgo di melma. Ma la tremenda piena è stata più forte di lei e li ha separati: Silvia è riuscita ad aggrapparsi a un albero e lì è stata salvata due ore più tardi. I vicini hanno sentito le urla di due persone, hanno chiamato i soccorsi. Ma quando sono arrivati, di Mattia non c'era più traccia.