Ancona, 30 dicembre 2022 – Due regioni, due governatori, due mondi allo specchio. Problemi diversi, proiezioni diverse, orientamenti politici diversi. Ma, con le cinque domande che abbiamo posto a Francesco Acquaroli e Stefano Bonaccini, vedrete che, soprattutto se si guarda al 2023, beh, non ci sono tutte queste distonie. Dall’autonomia differenziata alla capacità di spesa, dalla proiezione su tecnologia e turismo fino alle infrastrutture, Emilia-Romagna e Marche guardano al domani senza piangersi addosso. E con un po’ di speranza.
Le Marche guardano a un 2023 di accelerazione. Partendo dal turismo: le Marche scalano tre posizioni, collocandosi al quarto posto (dopo Trentino-Alto Adige, Toscana ed Emilia-Romagna) per reputazione turistica; le regione si piazza al secondo posto per attrattività dei propri portali istituzionali con 640mila ‘seguaci’.
Tutto questo in uno scenario nazionale dove la presenza di molti parlamentari di area governativa ha sicuramente portato una pioggia di fondi.
Infrastrutture, quali sono gli obiettivi del 2023?
"Per il 2023 riteniamo importante definire il progetto per la seconda canna della Galleria della Guinza e creare i presupposti per ulteriori lotti della Pedemontana sia a nord che a sud dell’attuale tratto. Poi, su più larga scala, continuare a seguire la vicenda dell’Alta Velocità adriatica e della Terza Corsia dell’A14, nel tratto sud delle Marche, che però non riguarda solo la nostra regione, ma l’intera dorsale. Su questo lavoreremo in sinergia con le altre regioni”.
Sempre meno trasferimenti da Roma, la sanità che pesa sulle casse regionali e costi in aumenti: il bilancio 2023 la preoccupa?
"Per il prossimo anno siamo in attesa di riforme nazionali che ci possano consentire maggiori stabilizzazioni e più capacità di rispondere alle esigenze di personale. Questi sono gli aspetti che ci preoccupano di più, perché destabilizzano il sistema creando anche condizioni sempre emergenziali nei reparti e nelle strutture e incidendo negativamente su costi e servizi”.
Tecnologia e innovazione sono settori importanti: quali investimenti in questi campi?
“Competitività è sinonimo di tecnologia e innovazione. Con l’avvio della programmazione europea, che avverrà nel 2023, vogliamo utilizzare al meglio i fondi comunitari per sostenere questi processi nel tessuto economico e produttivo insieme a tutti i soggetti protagonisti della comunità regionale”.
Il 2022 è stato un anno difficile per i cittadini, tra caro energia e inflazione. Le tasse regionali verranno modificate?
"Le tasse regionali non saranno toccate e faremo di tutto per non farlo, anche in futuro, nonostante il difficile quadro nel quale stiamo operando. Nella manovra di bilancio approvata ieri, tra le numerose iniziative, abbiamo voluto stanziare bonus energetici per sostenere l’acquisto di impianti di energia rinnovabile per le famiglie a basso reddito. Una misura che consentirà di abbattere il costo della bolletta e di perseguire la transizione ecologica”.
Turismo, il 2023 può essere l’anno della definitiva rinascita. Come?
"Il 2023 spero sia l’anno della definitiva, ritrovata normalità. Con Atim, l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione, i nuovi voli dall’Aeroporto delle Marche, su mete italiane ed europee, e gli investimenti sulle politiche per i borghi, la nostra regione crea i presupposti per crescere sempre di più nei mercati nazionali e internazionali”.