REDAZIONE MARCHE

Referendum flop, nelle Marche affluenza al 32,7%: i risultati

Come hanno votato i cittadini marchigiani ai 5 quesiti volti ad abrogare alcune leggi in vigore? I dati sullo spoglio che non ha comunque valore visto che il quorum non è stato raggiunto. Si è sfiorato a Sant’Elpidio a Mare (48,3%)

I risultati del voto nelle Marche in merito ai 5 referendum abrogativi 2025

I risultati del voto nelle Marche in merito ai 5 referendum abrogativi 2025

Ancona, 9 giugno 2025 – Più della media nazionale (intorno al 30,5%), ampiamente al di sotto del quorum necessario previsto. Il dato dell’affluenza sentenzia che solo il 32,7% del milione e 200mila cittadini marchigiani chiamati, ieri e oggi, al voto per i 5 referendum abrogativi ha risposto presente. Quesiti che chiedevano l’abrogazione (cioè l’eliminazione) totale o parziale di alcune leggi in vigore su lavoro e cittadinanza

Ecco dunque i risultati in diretta della votazione nelle Marche

Il valore più alto a Sant'Elpidio a Mare (Fermo) dove, anche per la concomitanza con il ballottaggio per le Comunali, si è raggiunto il dato del 48,36% di votanti ai quesiti referendari. In nessuno dei 225 Comuni è stato raggiunto il quorum ed è la provincia di Ancona ad aver raggiunto il dato più elevato (35,99%), seguita da Pesaro Urbino (32,48%), Fermo (31,37%), Ascoli Piceno (30,75%) e Macerata (30%). Nella zona vicino a Jesi, in provincia di Ancona, una serie di Comuni ha superato il 40%, tra cui spiccano la stessa Jesi (40,97%), Monsano (44,83%) e Montecarotto (42,74). Anche a Urbino si è recato al voto il 40,93% degli aventi diritto. Fanalino di coda il piccolo Comune del Maceratese, Castelsantangelo sul Nera, con il dato che raggiunge solo il 14,29%.

Quali erano i 5 quesiti dei referendum 2025

Quattro i quesiti sul lavoro: quello sulla scheda verde riguardava l’abrogazione del contratto di lavoro a tutele crescenti, esprimendosi sulla questione licenziamenti illegittimi; anche la scheda arancione era sui licenziamenti nelle piccole aziende e le relative indennità.

Con la scheda rosa ci si è spostati sulla questione appalti e relative responsabilità, nel caso di infortuni sul lavoro. Con quella grigia, si doveva decidere se abrogare la stipulazione di contratti determinati senza una causale. 

Infine, l’ultimo quesito (scheda gialla) chiedeva il voto sul dimezzamento dei tempi (da 10 a 5 anni) per ottenere la cittadinanza italiana.

Risultati dei quesiti referendari

Così hanno votato nelle Marche: primo quesito (Reintegro licenziamenti illegittimi, scheda verde) vince il sì con l’88,48% contro l’11,52% dei no. Secondo quesito (Licenziamenti e limite indennità, scheda arancione) il sì vince con l’86,88% contro il 13,12% dei no. Terzo quesito sulla tutela contratti a termine (scheda grigia): il sì vince con l’88,30% contro l’11,70% dei no. Quarto quesito sulla responsabilità infortuni sul lavoro (scheda rosa): il sì vince con l’86,58% contro il 13,42%. Quinto quesito sulla cittadinanza italiana (scheda gialla) il sì vince con il 62,33% dei sì contro il 37,67% dei no.

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