Spiagge: nelle Marche niente più vincoli agli ombrelloni

Turismo, stop al distanziamento obbligatorio per la stagione al via: ecco tutte le nuove regole

Una spiaggia attrezzata del litorale marchigiano

Una spiaggia attrezzata del litorale marchigiano

Ancona, 30 aprile 2022 - Niente obbligo di distanziamento di 10 metri tra gli ombrelloni in spiaggia. La Regione Marche, infatti, dopo aver preso atto che le linee guida precedentemente adottate per la scorsa stagione estiva sono state sostituite dall’aggiornamento previsto dall’ordinanza del ministero della Salute del primo aprile, ha integrato le linee guida anti Covid-19 nelle strutture ricettive e negli stabilimenti balneari marchigiani.

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In particolare negli stabilimenti balneari viene meno l’obbligo di distanziamento minimo degli ombrelloni (10 metri quadri) ma per gli operatori che, a vantaggio degli utenti, vorranno mantenere anche per l’estate 2022 il distanziamento più ampio restano in vigore le disposizioni che prevedono, tra le altre cose, la possibilità per i Comuni o le Autorità competenti di assegnare in concessione temporanea le fasce di spiaggia libera (fino ad un massimo di 25 metri) contenute tra due concessioni demaniali marittime oppure le fasce di spiaggia libera confinanti con una singola concessione demaniale marittima (fino ad un massimo di 12 metri). I gestori di stabilimenti che manterranno il distanziamento di 10 metri tra ombrelloni potranno inoltre organizzare provvisoriamente le aree destinate ad attività ludico-sportive per diverso allestimento quali zone ombreggianti, gazebo, ombrelloni o altre attrezzature.

Per gli stabilimenti balneari che installino gli ombrelloni seguendo un distanziamento inferiore ai 10 metri, invece, le aree destinate ad attività ludico-sportive, potranno provvisoriamente essere organizzate per diverso allestimento solo in funzione di un ampliamento di utilizzo delle aree comuni. A prescindere dal distanziamento i Comuni potranno anche assegnare in concessione temporanea le aree di spiaggia libera confinanti ad attività di bar o ristorazione per consentire il posizionamento di tavoli all’aperto (fino a un massimo di 100 metri).

"Il turismo rappresenta sicuramente una opportunità per le Marche, anche perché la nostra è una regione a vocazione turistica, ma che in passato non aveva sviluppato questo settore", quindi "possiamo più facilmente recuperare delle posizioni". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli aggiungendo: "Il turismo di prossimità è cresciuto. Dobbiamo puntare sulla destagionalizzazione. Occorrono le infrastrutture che sono indispensabili per raggiungere le mete. Ma occorre anche valorizzare il nostro territorio, straordinario ma meno conosciuto rispetto alle sue reali potenzialità e su questo bisogna lavorare, con gli investimenti dei privati, pubblici e con la creazione di un prodotto che possa essere vendibile e la cui narrazione possa essere efficace".

La competitività del turismo, ha aggiunto Acquaroli, "significa la competitività di altre filiere che possono essere sicuramente importanti per l’occupazione: l’artigianato, la manifattura stessa, perché abbiamo la fortuna di avere tantissimi brand nel mondo della moda e del fashion e sull’enogastronomia e anche l’agricoltura".