Carabiniere si spara a Fermo. Marche, quarto suicidio in un mese

Il sottotenente Luciani si è tolto la vita con la pistola d’ordinanza : 24 ore prima era toccato al poliziotto Servodio

Quattro suicidi tra le forze dell'ordine nelle Marche in un mese

Quattro suicidi tra le forze dell'ordine nelle Marche in un mese

Fermo, 31 maggio 2022 - Un nuovo dramma ha scosso ieri la comunità di Fermo. In poche ore, il mondo delle forze dell’ordine si è ritrovato a piangere un altro uomo, che si è tolto la vita nel più tragico dei modi. Il secondo in due giorni a Fermo, il quarto in un mese nelle Marche. Ieri mattina, infatti, nella sua abitazione, il sottotenente dei carabinieri Oskar Luciani, 55 anni, si è tolto la vi ta con un colpo sparato dalla sua pistola d’ordinanza.

Il militare ha atteso che la moglie si recasse al lavoro, ha impugnato l’arma, ha sparato al suo cane e poi se l’è puntata contro. A fare la terribile scoperta è stata proprio la moglie al rientro a casa. La donna ha subito allertato i colleghi del marito e il 118, ma al loro arrivo ormai non c’era più nulla da fare: il cuore del sottufficiale aveva già cessato di battere da almeno tre ore. La Procura della Repubblica di Fermo ha aperto un fascicolo sul decesso, ma si tratta di un atto dovuto. Il 55enne non ha lasciato alcun biglietto per spiegare il perché della decisione, ma non ci sono dubbi che si sia trattato di suicidio.

I colleghi, ancora sconvolti, lo ricordano come un uomo tutto d’un pezzo, un militare impeccabile e apparentemente senza alcun problema che potesse far presagire il drammatico epilogo. Luciani era alla guida del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Fermo.

Il suo suicidio arriva ad appena 24 ore da quello del poliziotto fermano di 50 anni, Rocco Servodio. L’agente si è sparato domenica all’alba in auto, a tre chilometri dalla sua casa, sempre con la pistola di ordinanza. Il 25 maggio era toccato al 24enne agente di polizia Andrea Fornaro, trovato morto dai colleghi nel suo alloggio della questura di Ancona, sucida sempre con l’arma in dotazione.

Il 26 aprile era stato Andrea Giommi, un carabiniere 50enne di Pesaro, a togliersi la vita sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza.

Dall’inizio del 2022 sono stati ben 29 i suicidi tra le forze dell’ordine: fra questi, gli ultimi quattro si sono consumati nelle Marche. Tra le quattro morti marchigiane non c’è però alcun collegamento: i deceduti non si conoscevano nemmeno. "È un male oscuro difficile da gestire – ha commentato Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato autonomo di polizia –. Da tre anni è attivo un ’tavolo’ per contrastare queste situazioni, ma serve un lavoro più concreto. Il percorso di sostegno dev’essere riformato, con colloqui annuali e uno psicologo per provincia. Oggi chi manifesta problemi viene sospeso dal servizio: si finisce con l’isolare ancora di più chi cerca aiuto. Da più di un anno è bloccata una norma che prevede invece il ritiro dell’arma, ma non la sospensione. È ora di sbloccarla".