Trapianti, nelle Marche si può fare molto di più: Pietrarubbia è il paese più generoso

Marche sotto la media nazionale dei donatori d’organi. Il piccolo comune ha il record regionale di disponibilità

Trapianti nelle Marche: i numeri

Trapianti nelle Marche: i numeri

Pietrarubbia (Pesaro), 20 aprile 2022 - "Il nostro Paese è piccolo, subisce uno spopolamento che va fermato, ma ha una grande generosità della gente, dei residenti che in queste occasioni emerge". Il sindaco di Pietrarrubbia Maria Assunta Paolini è a metà strada tra l’orgoglio e la sorpresa. Di solito il centro collinare del Montefeltro viene citato più per l’effetto spopolamento oppure per la qualità della vita alle falde del Carpegna, ma non per le classifiche delle dichiarazioni di dono di organi. "Vorrei però cogliere questa occasione per ribadire – aggiunge il sindaco – che la generosità della gente del Montefeltro è maggiore di quello che si dice. E lo vediamo nella disponibilità ad una futura donazione di organi e, nel contempo, ai contribuiti per le popolazioni che lasciano la loro terra, come accade con i profughi ucraini in questi giorni". Sarà stata l’abilità della impiegata dell’Anagrafe nell’ottenere la disponibilità dei cittadini, ma Pietrarubbia ha ottenuto un indice di risposte pari al cento per cento e su 62 cittadini che hanno richiesto la carta d’identità nello scorso anno i 24 cittadini che hanno risposto hanno detto tutti sì alla donazione di organi. "Come ufficiale di anagrafe lo chiedo a tutti coloro che fanno richiesta della carta d’identità la loro eventuale disponibilità. Lo posso fare perché abbiamo un rapporto armichevole con i cittadini. Chi mi chiede quale rispota può dare dico sempre che un dono è comunque importante, a qualsiasi anno d’età", racconta Simona Rossi.

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Il che vorrebbe dire che gli anziani hanno dei dubbi? "Diciamo che molti pensano di non poter più donare organi. E invece noi diciamo – risponde la responsabilie dell’Anagrafe – che ci sono tante cose che possono servire agli altri anche quando si compiono dai 55 anni in su. Spesso non sono preparati ma comunque dicono di sì. Dai 28 ai 55 anni le risposte sono solo positive". I giovanissimi di solito aspettano e allora il Comune ricorda che la donazione si può fare anche attraverso il distrettoso sanitario. Il medico del paese si chiama Paolo Rossi e non si sorprende di nulla: "Donazione di organi? Non mi sorprende ma in queste zone i residenti sono rimasti troppo pochi". Due bimbi nati in un anno e dieci anziani che se ne sono andati. La provincia di Pesaro e Urbino rimane la più generosa in una regione dove la donazione di organi non è così diffusa come ci sarebbe bisogno.

L’essere nella parte bassa della classifica delle donazioni e delle disponbilità future conferma una certa distanza tra i cittadini marchigiani e la disponibilità alla donazione d’organo. Si tratta spesso di una ritrosia legata alla fede, nonostante una evidente disponibilità delle generazioni più giovani. A gennaio c’è stato l’ultimo caso di una donazione di multiorgano a Fabriano: l’equipe ha prelevato fegato, reni, cornee e pancreas, mentre i polmoni sono stati prelevati da una equipe giunta dall’ospedale di Padova. Un caso importante, che ribadisce l’importanza di dare la propria disponibilità al dono degli organi attraverso il CRT Marche (Centro Regionale Prelievi e Trapianti d’organo) e alla Rete Nazionale Trapianti. Quella donazione ha permesso di salvare cinque persone, grazie alla generosità della famiglia della vittima.