Vaccini Marche: "Strategia, copiamo Israele". Tamponi salivari anche a scuola

Ancona, 14 agosto 2021 - Le Marche lavorano sodo con i vaccini. È un po’ come succede con le cucine o con le scarpe. Alla fine, il prodotto è sempre concorrenziale. Il 68 per cento della popolazione over 12 è già immunizzata, cioè con la seconda dose fatta. La prima dose l’hanno avuta 1.009.474 persone, quando la platea o il target di riferimento è di 1.250.000 persone, mentre i richiami hanno riguardato 849.969 vaccinati.

Coronavirus Marche, dati e contagi

Anche come percentuale delle somministrazioni sul totale delle dosi consegnate, le Marche lottano per la maglia rosa: ne sono state utilizzate il 96,21 per cento del ricevuto. Ma Filippo Saltamartini, ex vicequestore di polizia, e assessore regionale alla sanità in quota Lega, sbuffa, non è contento, si morde la lingua. "Io voglio impedire che le varianti Delta o altre attecchiscano qui per colpa di chi non si vaccina. Mi hanno informato che giovedì mattina, un 35enne macedone, sbarcato al porto di Ancona proveniente dalla Grecia con un traghetto pieno di turisti, è affetto dal covid ed è stato ricoverato in terapia intensiva in gravi condizioni. Il pericolo esiste per tutti, giovani e anziani. Mi chiedo se e quanti ne avrà contagiati nel traghetto, anche se confido che le mascherine abbiano attenuato il pericolo. Per questo, tutti gli hub delle Marche hanno l’ordine di vaccinare alla spicciolata gli sportivi di qualunque categoria che si presenteranno senza prenotazione. I ragazzi stanno ricominciando a giocare nei campionati e in tantissime discipline sportive".

Turista no vax arrivato al porto di Ancona ricoverato in rianimazione

"Molte società – prosegue Saltamartini – chiedono i green pass o i tamponi a ritmi giornalieri per essere più tranquilli, in modo da disputare i campionati senza interruzioni o defezioni di positivi. Ovvio che avremo una richiesta immediata di vaccini, e noi siamo pronti. Abbiamo appena ricevuto 50mila dosi di Pfizer. Avanti tutta allora, e lo dico anche con la forza dei numeri e delle statistiche che ho appena ricevuto. Su 1.200 positivi, solo lo 0,9%, ossia 24 persone, erano immunizzate. Questo significa che il vaccino Pfizer dà una copertura pari al 99,1 per cento dal rischio contagio".

Tamponi salivari anche a scuola

L’assessore svela cosa farà per l’apertura delle scuole: "Abbiamo acquistato 500mila tamponi salivari, i cosidetti lecca lecca, ma siamo pronti a comprarne altri 100mila. Li useremo ogni qual volta uno studente risulterà positivo. Ma a differenza del passato, andremo in quella classe, faremo il tampone a tutti e solo chi sarà positivo rimarrà a casa, mentre gli altri resteranno regolarmente a scuola. Prima invece tutti, sani e malati, dovevano stare a casa quando si scopriva un positivo. Questo non succederà mai più e in questo modo isoleremo subito i potenziali focolai".

Metodo Israele

Poi l’assessore svela come ha pianificato le sue scelte: "Essendo un ex poliziotto, ho chiamato qualche mio amico all’Interpol chiedendogli notizie sul metodo di Israele, che è partito per primo sul fronte tamponi e vaccini. Il mio amico mi ha detto che loro avevano occupato i palazzetti e le palestre per vaccinare, perché era la scelta migliore. Ed è quello che ho fatto io, individuando le palestre per i tamponi e subito per le vaccinazioni. Così eravamo già pronti".  

"Troppi sanitari non vaccinati"

Saltamartini poi rivela: "Abbiamo ancora troppi sanitari senza vaccinazione. Qualche centinaio. Molti hanno inviato giustificativi firmati da altri medici, ipotizzando disturbi psicologici in caso di vaccinazione. Ma un sanitario che scrive questo di sé e non si vaccina, non mi ispira fiducia. Fosse al pronto soccorso, sarebbe il caso di trasferirlo in fretta".

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