Vaccino Covid Marche, protetti quasi 7 su 10. Saltamartini chiama i giovani: "Vaccinatevi"

L’assessore punta molto anche sui camper: "Sono a disposizione dei cittadini e toccano 150 località sparse nelle 5 Aree vaste"

Il grafico delle vaccinazioni nelle Marche

Il grafico delle vaccinazioni nelle Marche

Ancona, 3 settembre 2021 - La campagna vaccinale funziona con 6mila inoculazioni al giorno e le Marche dal mese di agosto hanno segnato una frenata che ha comportato la perdita della leadership regionale conquistata mesi addietro anche se il calo è ormai comune in tutte le regioni. L’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini preferisce sottolineare i risultati positivi conquistati e consolidati: oltre un milione di prime dosi inoculate con una percentuale del 78,6% che ipotizza la conquista dell’80% entro settembre. Per raggiungere quota 90% bisognerà aspettare la metà di ottobre. Il ciclo completo delle vaccinazioni, che ha superato quota 900 mila marchigiani, è percentualmente più basso con il 67% del target. L’obiettivo è recuperare ancora sulle classi d’età più giovani attraverso il Green pass per l’attività scolastica e per quella sportiva all’interno delle palestre per basket e volley. Le Marche non fanno risultati diversi delle altre regioni. Mancano comunque 290mila marchigiani ancora da vaccinare, soprattutto al di sotto dei 40 anni e nella fascia giovanile dove, al di sotto dei 18 anni, il peso dei genitori, sempre restii alla vaccinazione, è ancora vincente.

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Saltamartini punta molto sui camper vaccinali che toccheranno oltre 150 località sparse nelle 5 Aree vaste delle Marche. "Parte un nuovo mese con questo ormai collaudato servizio – aggiunge –. Contiamo sul senso di responsabilità verso la collettività che i cittadini tutti e anche i giovani hanno già dimostrato e invitiamo a farlo chi vorrà e non lo ha ancora fatto. L’augurio è quindi quello che sempre più marchigiani possano vaccinarsi per concorrere al rilancio dei territori". Il tema dei giovani, affrontato per la scuola ma non solo, sottolinea soprattutto i risultati conquistati nelle fasce d’età degli universitari con balzi nelle prime dosi del 65% nell’età dai 20 ai 29 anni, che viene superato solo nella fascia 16-19 anni con un picco oltre il 71%. Il desiderio è ricomincia a vivere. Mentre la resistenza dei contrari alla vaccinazione resta alta nel quadro 30-59 anni d’età e solo un obbligo vaccinale può cambiare le carte in tavola. "Il bilancio delle inoculazioni nelle farmacie è stato di 16.550 vaccini nel corso dei mesi di luglio/agosto. Ai quali vanno aggiunti – dice il presidente di Aspes spa Luca Pieri – nella lotta al covid, 28 mila tamponi antigienici effettuati nello stesso periodo nelle farmacie, 152 in tutte le Marche che fanno le vaccinazioni. L’apporto più grosso viene dai Comuni più piccoli e più lontani dagli hub vaccinali".

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È ormai evidente che nel giro di pochi mesi si abbandoneranno gli hub vaccinali e si insisterà sui medici di famiglia che hanno anche loro registrato un rallentamento generale nel mese di agosto. La giunta delle Marche ha puntato forte sui test salivari per avviare la scuola in presenza. "Per la nostra Regione, che è stata sin da subito alla testa di questa battaglia per il riconoscimento dei tamponi salivari per l’ottenimento del Green pass – spiegano gli assessori regionali Giorgia Latini e Filippo Saltamartini – è un’ottima notizia il via libera all’utilizzo a campione dei test molecolari eseguiti sulla saliva, cercando cosè di evitare il ritorno in dad". Si punta sulle scuole ‘sentinella’ che consentano una campionatura rappresentativa della popolazione scolastica e la Regione Marche chiede "un approfondimento al ministero della Salute per validare i test salivari molecolari ai fini del rilascio del Green pass". "Da mesi – conclude l’assessore Giorgia Latini – il mondo della scuola attende indicazioni. Noi ci siamo attivati per finanziare ventilatori meccanici e sanificatori, per scongiurare quella che sembrava essere una soluzione inevitabile: la didattica a distanza. Fino a qualche giorno fa sembrava inevitabile anche che il Green pass non potesse essere esteso ai test salivari. Ora stiamo cercando di superare anche questo limite poco comprensibile"