Vaccino Marche: i prenotati stanno finendo. Caccia a chi ‘scappa'

A luglio saranno ultimati i 48mila già in agenda, ma da agosto si rischia di rallentare. L’assessore Saltamartini: "Nella fascia tra i 60 e i 69 anni mancano ancora 51mila persone"

L’assessore alla Salute della Regione Marche, Filippo Saltamartini

L’assessore alla Salute della Regione Marche, Filippo Saltamartini

Ancona 7 luglio 2021 - La campagna delle vaccinazioni sembra ormai destinata alla pausa estiva. Luglio sarà l’ultimo mese con l’effetto inoculazione continua, ultimando anche i 48mila ancora prenotati nelle Marche. Da agosto cambierà un po’ tutto ben oltre le volontà dell’assessore Saltamartini e della giunta regionale. Il problema reale è che a fine estate ci saranno quasi 350mila marchigiani ancora da vaccinare. E non sono pochi. La struttura regionale basata su punti vaccinali di un certo peso dovrà essere sostituita, almeno per agosto, dalle strutture più flessibili: ovvero medici di famiglia e farmacie.

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Proprio le 120 farmacie attivate nelle Marche risulteranno i luoghi più efficaci a livello di prossimità in estate. In questi giorni hanno fatto 1500 inoculazioni in otto giorni. "In realtà abbiamo dati di elusione molto forti – sottolineano al centro vaccinale regionale – soprattutto nelle fasce d’età al di sotto dei 60 anni". Se luglio rimarrà il mese di picco annunciato da Figliuiolo, agosto potrebbe diventare il mese delle ferie dal vaccino: "Con la convinzione diffusa nei cittadini, e per me sbagliata, – dice l’epidemiologo Marco Pompili – che la battaglia per il vaccino potrà riprendere verso settembre". Con una copertura vaccinale attorno al 60% sotto i 60 anni di età e una elusione forte nelle fasce d’età a maggiore rischio. L’idea delle Marche è quella di fare inoculazione in movimento con camper o luoghi flessibili come farmacie (120 quelle coinvolte) e medici di base.

Vaccino Covid Marche, il virologo: "Dosi dai 12 anni in su, il virus non se ne andrà" «Nell’ultima settimana ha funzionato molto bene la vaccinazione nelle farmacie – sottolinea l’assessore alla Salute Filippo Saltamartini che guarda ai grossi numeri – a fine luglio saremo a un milione di dosi inoculate e poi dovremo lavorare per recuperare 250-300mila marchigiani. In particolare la fascia 60-69 anni, dove mancano 51 mila persone che non risultano vaccinate o prenotate. La risposta prevista sono i camper da rendere fruibili nell’ambito di fiere e mercati, ma anche gli open day nei centri vaccinali che rimarranno operativi". L’altra idea ancora da definire è l’approccio con la scuola da settembre: "Stiamo lavorando con la collega Latini – aggiunge Saltamartini – per coniugare necessità scolastiche con possibilità vaccinali ulteriori". Il presidente della Regione Francesco Acquaroli cerca di tranquillizzare i marchigiani: "Sulla presenza della variante Delta nelle Marche c’è un tracciamento molto dettagliato". "Se letti tutti insieme sono certamente numeri importanti, che ci devono richiamare all’attenzione - ha aggiunto –. Però il tracciamento sta producendo i suoi effetti e limiterà molto la diffusione della variante. Se questo focolaio di San Benedetto non fosse limitato a una sola città, ma dovessero svilupparsi altri focolai, torneremmo per forza di cose in zona gialla". Come accaduto più volte in passato la caratterizzazione geografica rilancia la preoccupazione: Ascoli è la provincia con meno casi registrati. Pesaro e Urbino aveva retto la prima ondata; Ancona la seconda caratterizzata dalla variante inglese. Ora tocca ad Ascoli vivere l’estate calda della variante Delta. D’altra parte a tenere alta l’attenzione è l’incidenza di Ascoli: passata da 2 a 50,8 casi settimanali. La particolarità a livello provinciale ripropone il caso Marche, con le sue differenze geografiche. Complice l’entrata di botto della variante Delta.