Vaiolo delle scimmie, ad Ascoli il primo caso delle Marche

Si tratta di un uomo di 42 anni. Le sue condizioni non destano preoccupazione

Ascoli, 5 luglio 2022 - È stato identificato ad Ascoli il primo caso in Regione di vaiolo delle scimmie. Si tratta di un uomo di 42 anni residente in provincia e le sue condizioni non destano preoccupazioni. La scoperta è avvenuta durante una visita di counselling nell'ambulatorio di Infettivologia dell’Area vasta 5, quando la dottoressa Giuseppina D'Amato ha notato delle lesioni cutanee sospette associate a linfoadenomegalia (ingrossamento dei linfonodi), in un paziente, che non aveva storia di viaggi recenti in Paesi endemici e non risultava vaccinato contro il vaiolo umano (la cui vaccinazione in Italia è stata sospesa nel 1977 e ufficialmente abrogata nel 1981). La dottoressa Amato ha quindi eseguito il tampone a livello delle lesioni cutanee per la ricerca del virus del vaiolo delle scimmie (monkeypox) mediante test Pcr.

Vaiolo delle scimmie
Vaiolo delle scimmie

Il tampone è stato inviato per l'analisi al reparto di virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona. Nel contempo, la notifica di caso sospetto, è stata trasmessa al Servizio di igiene e sanità pubblica, diretta dal dottor Claudio Angelini, che ha tempestivamente allertato l’Asur e la Regione, ai fini della segnalazione al Ministero della salute. Nel tardo pomeriggio è stata comunicata la conferma di positività al tampone di ricerca per vaiolo delle scimmie. Il Sisp ha disposto il provvedimento di isolamento domiciliare del malato, che avrà la durata di tre settimane e comunque fino alla scomparsa dei sintomi.

Vaiolo delle scimmie: sintomi, trasmissione e trattamenti

Si stanno inoltre effettuando le indagini epidemiologiche per la ricerca dei contatti stretti ai quali verrà chiesta l’autosorveglianza sintomatologica per 21 giorni dall’ultimo contatto con il caso confermato e che, se dovessero comparire segni/sintomi tipici del vaiolo delle scimmie dovranno contattare immediatamente il loro medico di medicina generale. La situazione è costantemente monitorata dal Servizio di igiene e sanità pubblica. La Regione e in particolare l’Asur e l’Av 5 hanno messo in campo una sorveglianza attenta ed efficace come identificato al primo punto dall’Oms per garantire la prevenzione e il controllo dell’infezione.

"Va ricordato che ci troviamo di fronte a una malattia a trasmissione diretta e che, in particolare alle nostre latitudini, si diffonde tra esseri umani, attraverso contatti stretti – si legge in un comunicato dell’Asur –. Si tratta inoltre di una malattia molto diversa rispetto al Covid, con i cluster che tendono ad autoeliminarsi. Si tratta ormai di una infezione endemica che conta 6.177 casi nel mondo e 192 (193 con quello odierno; ndr) in Italia (che si colloca al nono posto per casi) con la quale dovremmo imparare a confrontarci senza allarmismi e inutili paure".

Per quanto riguarda la situazione epidemiologica nazionale si rileva che il primo caso in Italia di vaiolo delle scimmie è stato confermato il 20 maggio 2022. Al 1 luglio 2022 i casi confermati in Italia sono 192, identificati principalmente nelle Regioni Lombardia (109), Lazio (40), Emilia Romagna (17). I sintomi del vaiolo delle scimmie comprendono di solito: febbre, intenso mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia. Durano da 2 a 4 settimane e scompaiono da soli senza trattamento.

I segni più frequenti sono: linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee sottoforma di vescicole. Possono essere infettive ulcere, lesioni o piaghe della bocca. Il virus può diffondersi attraverso la saliva o attraverso droplet in caso di contatto prolungato faccia a faccia (a maggior rischio gli operatori sanitari, i membri della stessa famiglia e altri contatti stretti dei casi confermati), ma anche con contatto diretto tra le lesioni durante rapporti sessuali. Infine, indumenti, lenzuola, asciugamani o stoviglie contaminati dal virus di una persona infetta possono contagiare altre persone.