Variante Delta e focolai Marche: "Open day camper e ambulanze per vaccinare gli over 60"

All’appello ne mancano decine di migliaia. La Regione in pressing per completare la profilassi. Disponibili anche i mezzi di soccorso per raggiungere i luoghi più distanti

L’obiettivo dell’assessore Saltamartini è vaccinare il maggior numero di over 60

L’obiettivo dell’assessore regionale alla Sanità, Saltamartini (foto in alto) è vaccinare il maggiore numero possibile di over 60

Ancona, 10 luglio 2021 - Da una parte la variante Delta con tutta la sua nuova capacità di rilanciare la pandemia. Dall’altra le Marche – inserite nelle regioni a rischio moderato – che cercano di reggere. Le due facce di una medaglia complessa. Il caso dell’imprenditore pesarese con affari in Russia ed Ucraina tocca molte corde. L’uomo, un settantenne del nord della provincia, ha fatto riaprire dopo dodici giorni il reparto di terapia intensiva di Marche Nord, dove ora sono i due ricoverati in terapia intensiva di tutte le Marche. Non solo. La sua polmonite da variante Delta è scattata nonostante una vaccinazione con lo Sputnik effettuata in Russia mesi fa. Guarda caso lo stesso vaccino utilizzato in maniera totale nella vicina Repubblica di San Marino.

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Nel frattempo, due turisti spagnoli in vacanza nelle Marche hanno manifestato i sintomi del Covid e sono poi risultati positivi alla variante Delta. La coppia è in isolamento nella loro stanza in attesa di organizzare nel paese d’origine il rientro in sicurezza. Intanto proseguono i sequenziamenti dei campioni positivi tra i quali, anche nelle Marche, continuano ad aumentare i casi di Delta. Sono cresciuti del 130% i casi di contagio a livello regionale, anche se la Regione resta ampiamente in fascia bianca.

Scende invece l’Rt che non serve per dare un segnale reale in caso di cluster provinciali come quelli avvenuti nella provincia di Ascoli Piceno nel corso della settimana dall’1 al 7 luglio con un’incidenza record di 61,1 casi, seconda provincia in Italia dopo Caltanisetta.

"Io vaccinato e contagiato con sintomi": la segnalazione di un ragazzo all’Asur

Non c’è proprio pace per il Piceno. Dopo i focolai di San Benedetto e di Montefiore, dopo i componenti di una famiglia di turisti spagnoli che hanno scoperto di essere positivi una volta arrivati per un breve soggiorno in un residence, ora l’Area vasta 5 sta lavorando anche al tracciamento degli invitati a un matrimonio celebrato nei giorni scorsi a Paggese di Acquasanta. Fino ad ora i contagiati sono 4, tra cui un bambino sintomatico che dopo aver fatto il tampone antigenico stava aspettando il risultato del molecolare. Così il sindaco ha emesso un’ordinanza di chiusura dell’asilo ‘Verde nido’ del paese che il piccolo stava frequentando insieme ad altri 8 bimbi.

Per quello che riguarda le vaccinazioni, il nuovo fronte riguarda la popolazione più matura che ha evitato fino ad ora la profilassi. A cominciare dai quasi 40 mila over 60 che non risultano negli elenchi dei vaccinati e dei prenotati. Recuperarli è una necessità emersa nel corso degli incontri della cabina di regia. In seguito ai quali è stato chiesto alle Aree vaste di predisporre un programma specifico con urgenza.

Nelle Marche sono 37.704 su 194.699 i cittadini tra i 60 e i 69 anni non vaccinati, ovvero il 19,36%. Sono invece 16.263 su 156mila, il 10,4%, quelli tra i 70 e i 79 anni; e 7.910 su 134.026, il 5,9%, infine, quelli dagli 80 anni in su. Su tutte queste persone, over 60 e fragili, la Regione e l’Asur hanno chiesto di intervenire per cercare di fare in modo che si vaccinino contro il Coronavirus. In particolare, il programma di recupero dovrà svilupparsi attraverso l’attivazione o di open day per gli over 60 con la somministrazione di Johnson&Johnson nei centri di vaccinazione, o di vaccinazione domiciliare, tramite le Usca, dei soggetti con più di 80 anni e fragili. Inoltre è previsto l’impiego di mezzi mobili, come ad esempio camper sanitari o mezzi di soccorso, nelle località più distanti dai punti di somministrazione.