Zona arancione, Marche a un passo. Le regole per il cambio colore

Crescono i ricoveri, nuove restrizioni in arrivo. Acquaroli: "È solo questione di giorni, se non lunedì 24 al massimo dal 31 gennaio"

Ancona, 20 gennaio 2022 -  "La questione non è se rischiamo la zona arancione, ma se passiamo in zona arancione lunedì prossimo o il lunedì successivo, perché ormai il margine è talmente risicato che se non passiamo in zona arancione lunedì 24 gennaio lo faremo il lunedì successivo". Lo ha detto chiaramente il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Commentando l‘andamento della curva epidemiologica in regione dove il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti Covid si attesta al 23% mentre quello in area medica al 29,1%.

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Marche verso la zona arancione, le regole
Marche verso la zona arancione, le regole

"Il trend è questo da qualche settimana e quindi, tranne casi straordinari che vadano a determinare un‘inversione di tendenza improvvisa nelle positività o nelle ospedalizzazioni – aggiunge Acquaroli – se non avremo i numeri per la zona arancione questa settimana quasi certamente li avremo la prossima".

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Il governatore però spera in un cambio dei parametri valutati dal Cts per determinare il cambio di fascia: "Con migliaia di casi positivi al giorno, perlopiù asintomatici, ha poco senso tenere in considerazione i contagi. Un altro elemento è quello del cambio dei parametri – aggiunge il presidente –. Credo che il parametro dei ricoveri nelle strutture ospedaliere sia quello più giusto da tenere in considerazione. Non dobbiamo più guardare ai positivi perché noi oggi abbiamo un numero enorme di positivi giornalieri ed è impossibile fare un tracciamento con questi numeri. Nel senso che tracciare ogni giorno i contatti di 7mila positivi significa tracciare ogni giorno città intere".

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Cosa si aspetta quindi il governatore? "Spero che prevalga il buon senso e si vada a riconoscere la sintomaticità della malattia e la tipologia di sintomi. Questo non significa che chi è positivo può fare quello che vuole ma che va messa in campo una distinzione". I numeri sono impietosi: "Difficilissimo che si verifichi una inversione di tendenza netta – afferma Francesco Acquaroli – e in così poco tempo, il margine è ristretto. Se non avremo i numeri per la zona arancione questa settimana, quasi sicuramente li avremo per la prossima. Ho sempre detto che il super Green pass non avrebbe prodotto un effetto calmierante rispetto alla curva epidemiologica, che si sarebbe arrivati comunque a restrizioni di questo genere. Confidiamo sul fatto che sia l’ultimo passaggio che ci apprestiamo a fare e che non ce ne siano altri".

«Tracciare i contatti di 7mila persone – conclude il presidente – significa per le Marche ogni giorno tracciare città intere. Non abbiamo né le risorse umane né tecniche per affrontare un’azione di questo genere. Se la domanda è avete dato un indirizzo per aumentare le riconversioni dei posti letto per i pazienti covid per non andare in fascia arancione la risposta è no. Siamo seri, non cerchiamo strumenti per aggirare una norma".

Le regole per il cambio colore

Le regole sono chiare: si passa in zona arancione se le terapie intensive superano il 20% dei posti letto, i ricoveri ordinari il 30% e poi c’è il limite dei 150 casi positivi su 100mila abitanti (ampiamente superato quest’ultimo dalle Marche). Superato anche il limite del 20% delle terapie intensive (siamo al 21,5%) e siamo a un passo dal 30% per i ricoveri ordinari per Covid: ieri la percentuale era del 29,1%. Superata anche questa soglia, tutti i parametri saranno purtroppo da zona arancione.