Zona bianca Marche: cosa cambia dal 21 marzo

Nuovo colore per la regione, i cui parametri ospedalieri sono sotto le soglie d'allarme. Dal 1° aprile non ci saranno più le fasce colori

L'Italia a colori dal 21 marzo

L'Italia a colori dal 21 marzo

Ancona, 21 marzo 2022 - Le Marche sono tornate in zona bianca da oggi, lunedì 21 marzo, insieme a Calabria e Lazio. Lo ha reso noto il ministero della Salute venerdì scorso. La notizia era stata rilanciata anche dal presidente della Regione Francesco Acquaroli sul suo profilo Facebook, che ha voluto sottolineare come "dal 1 aprile, con il nuovo Decreto, la classificazione a fasce di colori sarà superata". 

Intanto però è una buona notizia per la regione, che nonostante i contagi giornalieri ultimamente siano abbondantemente sopra i 2mila casi (2.396 positivi ieri), vede un miglioramento sostanziale nell'occupazione ospedaliera. Le terapie intensive sono al 4% secondo i dati Agenas, i reparti non critici al 13%.

Positivo anche l'indice Rt che è a 0,5, secondo l'ultimo monitoraggio ministeriale sui dati Covid, mentre l'incidenza sale un po': 974,4 nella settimana 11-17 marzo, contro 752 del 4-10 marzo.

Leggi anche: Green pass e quarantena: cosa cambia dal 1° aprile

Marche in zona bianca: cosa cambia

Grafico con i criteri del cambio di colore
Grafico con i criteri del cambio di colore

In zona bianca c'è libertà di spostamento e se provvisti di Green pass rafforzato (quello che si ottiene previa vaccinazione o dopo la guarigione) non si hanno grandi limiti. Si può infatti accedere dappertutto. Le Rsa sono gli unici posti dove non basta avere due dosi o essere guariti: si può accedere accedere con terza dose oppure con due dosi più un tampone negativo.

Il sistema dei colori non comporta più molte diversificazioni di regole. È ormai diventato 'solo' un modo per capire come va l'occupazione ospedaliera e comunque decaderà a partire dall'1 aprile, ma rimarrà la zona rossa. Il 31 marzo, infatti, si concluderà la stato d'emergenza istituito nel 2020 e dal 1 maggio di dirà addio al Green pass

Green pass le tappe prima dello stop

Prima del 1 maggio, il Green pass rafforzato rimarrà obbligatorio fino al 30 aprile, per i servizi di ristorazione al banco o al tavolo al chiuso, le piscine, i centri benessere, le sale gioco, sale scommesse e casinò, le discoteche, i convegni e congressi e gli eventi sportivi al chiuso. E bisognerà possederlo anche per trasporti a lunga percorrenza, per partecipare a concorsi pubblici e per avere accesso ai luoghi di lavoro. Cambiano anche le regole per gli stranieri: dovranno esibire il Green pass base - e non più quello rafforzato -, per poter consumare nei ristoranti al chiuso.

Sempre dal 1 aprile non sarà più obbligatorio avere almeno il Green pass base per entrare nei ristoranti all'aperto, negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio.