Allerta meteo rossa in Emilia Romagna, piena del Po preoccupa. "Non c'è da distrarsi"

L'avviso della Protezione Civile riguarda anche il vento e il rischio di frane: ecco dove

Allerta meteo rossa in Emilia Romagna per la piena del Po (Foto Lecci)

Allerta meteo rossa in Emilia Romagna per la piena del Po (Foto Lecci)

Bologna, 27 novembre 2019 – Non è ancora il momento di abbassare la guardia. Mentre la piena del Po transita, l'allerta meteo resta rossa (massima) in Emilia Romagna. Almeno fino alla mezzanotte di sabato 30 novembre, orario fino a cui è stata prolungata. Considerate anche le previsioni meteo, continuano a preoccupare le piene dei fiumi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Bologna e Ravenna. Per il Piacentino l'allerta è diventata arancione.

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Le piogge possono determinare superamenti della soglia 1 sugli affluenti emiliani del fiume Po e sul Reno. Tra Reggio Emilia e Ferrara il Po si dovrebbe attestare su livelli idrometrici superiori alla soglia 3 (prossimi ai massimi registrati al margine di sicurezza dell'argine), mentre nelle ultime sezioni del torrente Crostolo e del fiume Panaro raggiungerà livelli superiori alla soglia 2 (occupazione delle aree golenali).

"Non è la piena 'storica' del 2000, ma non si ci può permettere alcuna distrazione perché è una piena molto importante. Non preoccupa tanto il sormonto" ovvero "il superamento della quota dell'arginatura maestra" quanto "il forte carico idraulico che potrebbe innescare fenomeni di filtrazione sotto il corpo arginale causandone il cedimento". Mirella Vergnani, ingegnere e dirigente dell'Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), fa il punto con l'Agi sull'emergenza maltempo che anche oggi ha portato l'allerta rossa in Emilia Romagna lungo l'asta del grande fiume. Il colmo transita nel Mantovano, sponda sinistra, e nel Reggiano sponda destra. Proprio a Borretto (Reggio Emilia), il livello di piena ha registrato valori prossimi ai 7,80 e i 7,90 metri (era 9,06 metri nel 2000 e 8,18 metri nel 2014), quindi "si tratta - ha ricordato Vergnani - di una delle piene maggiori degli ultimi 20 anni".

La golena a Guastalla

La piena del Po dopo aver defluito a Piacenza e Parma, oggi e domani interesserà il Reggiano e il Mantovano per poi, nella notte tra giovedì e venerdì, 'entrare' nel Ferrarese e infine, nel fine settimana, arrivare al Delta. "Sia la piena sia la portata del fiume", ha spiegato l'esperta all'AGI, "è significativa e sta sollecitando tutto il sistema arginale". Per questo lungo tutta l'asta sono costantemente impegnati tecnici dei Comuni interessati, della Protezione Civile e di Aipo. Se, come precisato dall'ingegnere, al momento, non preoccupa il sormonto delle acque, "sono stati necessari, in alcuni punti, interventi proprio per riequilibrare fenomeni di 'fontanazzi' attraverso la creazione di coronelle in sacchetti di sabbia". Un metodo utilizzato, appunto, "per permettere di riequilibrare il carico idraulico", ha detto Vergnani, "ed evitare l'asportazione del materiale della fondazione dell'arginatura, evitando così criticità all'argine".

Al momento la piena di questi giorni ha allagato le golene adiacenti al fiume, 'invadendo' campi coltivati e campagne. In via precauzionale centinaia di residenti (nel Parmense e nel Reggiano) sono stati evacuati e alcune scuole sono rimaste chiuse. Massima attenzione anche sul fronte dei movimenti franosi riattivati negli ultimi giorni (nel Piacentino e nel Parmense) con ripercussioni anche sulla viabilità. Il 'sorvegliato speciale' resta comunque il fiume Po. "Occorre non accedere alle zone golenali", è la raccomandazione di Vergnani ai cittadini, "e avere la massima attenzione. Nelle prossime settimane quando i livelli del fiume saranno scesi faremo un preciso monitoraggio della parte interna dell'argine per verificare la presenza di eventuali danni e la necessita' di intervenire per la messa in sicurezza".

L'avviso della Protezione Civile, tuttavia, non riguarda solo i corsi d'acqua. L'allerta è gialla (lieve entità) per frane nel Piacentino, nel Parmense, nel Reggiano e nel Modenese.

Per domani, giovedì 28 novembre, si prevedono inoltre venti forti da sud-ovest sui settori collinari e le aree di pianura orientale a ridosso della via Emilia, con intensità comprese tra 62-74 chilometri orari.

Rovigo, stato di allarme per l'arrivo della piena del Po

Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione Veneto ha emesso un nuovo avviso di criticità, confermando lo stato di allarme (allerta rossa) nella zona di allertamento Vene-D (Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco-Basso Adige) in relazione all’atteso transito dell’onda di piena del fiume Po fino alle 14 del 30 novembre.

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Fino alle 14 di domani, 28 novembre, è inoltre confermato lo stato di attenzione (allerta gialla) per criticità idraulica sulla rete principale sui bacini Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone; Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco- Basso Adige; Basso Brenta-Bacchiglione.

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