Allerta meteo rossa 4 maggio in Emilia Romagna, il meteorologo: “Ma poi arriva il vero caldo”

Fino alla mezzanotte del 5 maggio i fiumi restano i sorvegliati speciali. L’esperto Pierluigi Randi: “L’alluvione? “Si è trattato di un vero e proprio ‘manifesto’ del nuovo clima”. Ecco quando il tempo migliora

Ravenna, 3 maggio 2023 – L’alluvione che ha flagellato l’Emilia Romagna tra la serata del 2 e la giornata del 3 maggio e che ha fatto due vittime, dovrebbe avviarsi lentamente verso la sua risoluzione, secondo le previsioni  meteo, come conferma il meteorologo Pierluigi Randi. Anche se l’allerta meteo rossa per le piene dei fiumi (in alcune località arancione e gialla) è stata prolungata anche per la giornata di domani, giovedì 4 maggio. 

Alluvione in Emilia Romagna, allerta meteo e previsioni. Parola all'esperto Pierluigi Randi
Alluvione in Emilia Romagna, allerta meteo e previsioni. Parola all'esperto Pierluigi Randi

VIDEO La devastazione dall’alto

“Si è trattato un vero e proprio ‘manifesto’ del nuovo clima. Se si escludono delle brevi pause, dal 2021 e fino a qualche giorno fa era piovuto davvero poco. Da uno scenario quindi caratterizzato da una generale siccità, si è repentinamente passati ad un evento durante il quale, nelle aree appenniniche bolognesi e ravennate e su parte dei rilievi forlivesi, in circa 36 ore è caduta la pioggia che normalmente dovrebbe registrarsi nell’intero arco della primavera meteorologica (dal 1° aprile al 30 giugno, ndr)”. Così Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato e meteorologo Ampro (Associazione meteo professionisti) commenta i fenomeni che in meno di due giorni hanno interessato parte della nostra regione, provocando in svariate aree effetti a dir poco pesantissimi.

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"C’è da dire – osserva l’esperto – che la differenza tra gli accumuli registratisi sui rilievi e quelli che hanno invece interessato le pianure è stata notevole. Non si è tuttavia trattato di evento che ha riguardato l’intera regione. Come detto, i fenomeni più consistenti si sono concentrati tra i rilievi felsinei, quelli ravennati e il forlivese occidentale, dove in alcune località dal pomeriggio del primo maggio alla tarda mattinata del 3, si sono accumulati tra i 240 e i 250 millimetri di pioggia”.

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Che tipo di fenomeno è stato?

"Non si è assistito ad una perturbazione estrema. Nel periodo primaverile non è infatti infrequente registrare depressioni di questo genere. Il ‘problema’ è la sua evoluzione, che si è rilevata particolarmente lenta, con piogge insistenti per svariate ore. In sostanza un peggioramento di stampo autunnale. Non si può altresì parlare di un’alluvione ‘lampo’ (che presenta tempi di manifestazione dell’ordine di alcune ore, ndr), ma di una cosiddetta alluvione ‘classica’ che, come in questo caso, ha prodotto in diverse zone effetti devastanti”.

Le piogge in ogni caso sono state battenti…

"In effetti sono state abbondanti. Per di più su terreni secchi i quali, non presentando un tenore ottimale di umidità, ‘faticano’ maggiormente ad assorbire la pioggia. Non a caso grandi quantità di acqua si sono riversate nei fiumi, tra cui il Santerno, il Sillaro, il Senio ed il Lamone”.

E’ comunque piovuto parecchio anche in pianura…

“E’ vero, perché nel bolognese, nell’imolese, nel lughese e nel faentino gli accumuli in 36 ore hanno oscillato tra gli 80 e i 100 mm, equivalenti più o meno al doppio della pioggia che dovrebbe cadere nell’interno mese di maggio”.

E a livello di singole località, quanta pioggia è caduta nelle 36 ore?

"A Bologna città 159.4 mm, Imola 154.4 mm, Loiano 200 mm, Casola Valsenio 237.6 mm, San Cassiano sul Lamone 233,2 mm, Brisighella 213.6 mm, Faenza 116.8 mm, Reda 132.4 mm, Alfonsine 102 mm, Castel Bolognese 125 mm, Tebano 142,8 mm, Belricetto di Lugo 96.4 mm, Lugo 94.8 mm, Bagnacavallo 94.4 mm, Cotignola 96 mm”.

Le previsioni meteo per i prossimi giorni?

"Già da domani (giovedì, ndr)) il tempo migliora, con massime che alla fine della settimana dovrebbero attestarsi intorno ai 25 gradi”.