Ciclone su Emilia Romagna e Marche, il meteorologo: perché siamo al centro del maltempo e quando finirà

Ferrara (3bMeteo): “Come si è formato il fenomeno. Livelli record di pioggia. Le previsioni da qui a giugno”

Cesena, allagamenti in via Roversano

Cesena, allagamenti in via Roversano

Roma, 16 maggio 2023 – Alluvione: ancora allagamenti, sfollati e incubo fiumi. Il ciclone Minerva sferza Emilia Romagna e Marche. Ma come si è formato e perché queste due regioni sono al centro? Lo abbiamo chiesto a Edoardo Ferrara di 3b Meteo.

Cesena, allagamenti in via Roversano
Cesena, allagamenti in via Roversano

Come si è formato il ciclone

"È un ciclone molto intenso, arrivato dopo un mese di pioggia – spiega il meteorologo -. La latitanza dell’alta pressione lascia la strada libera alle perturbazioni atlantiche e ai vortici che si formano sul Mediterraneo”.

“Questo ciclone – prosegue Ferrara – si è formato tra domenica e lunedì nel Nord Africa”. La prima tappa è stata la Sicilia, “dove sono caduti più di 100 mm di pioggia in 24 ore, quindi in un giorno solo abbiamo avuto la pioggia di un mese, in particolare sul Palermitano. Poi, nel corso delle ultime ore, il ciclone è risalito determinando un peggioramento diffuso. Sta colpendo particolarmente duro in Emilia Romagna e Marche”.

Perché il ciclone si concentra in ER e Marche

Ma perché proprio Emilia Romagna e Marche sono al centro di questa straordinaria ondata di maltempo? “Perché quest’area si trova nella zona più sfavorita, più esposta alle correnti di grecale richiamate da nord-est, che si caricano sul Mediterraneo e sull’Adriatico. In 12 ore sono caduti 100 mm di pioggia che potrebbe arrivare anche a picchi di 200 entro domani mattina. Quindi in due giorni avremmo la pioggia di 2 mesi”.

L’aggravante per l’Emilia Romagna

L’aggravante, osserva Ferrara, è che “in Emilia Romagna due settimane fa c’era già stata un’alluvione, quindi i terreni sono intrisi d’acqua”. La facile previsione: “Entro domani mattina gran parte della Romagna sarà alluvionata”.

La frequenza dei fenomeni estremi

Mette in evidenza l’esperto: "Stiamo assistendo a una maggiore frequenza di fenomeno intensi. Infatti, in un ambiente mediamente più caldo, sono favoriti i fenomeni più estremi e piogge più intense. Ci dobbiamo abituare a una maggiore estremizzazione. Le allerte vanno prese seriamente. Assieme a questo soprattutto serve una maggiore cura del territorio, a partire dalla manutenzione degli argini. E sicuramente più si cementifica e peggio è”.

Che cosa dobbiamo aspettarci

Naturalmente i fiumi in questo momento sono osservati speciali. “Sono previste ancora 24 ore di maltempo – avverte Ferrara -. La Romagna è una sorvegliata speciale, la situazione dovrebbe peggiorare. Situazione di massima allerta anche per il Modenese, il Bolognese e le alte Marche. Bisogna evitare di spostarsi e bisogna rimanere ai piani alti”.

Quando arriva l’anticiclone africano

Il mese di maggio “si chiuderà con pioggia sopra la media e temperature sotto, esattamente come è stato aprile”, riassume il meteorologo di 3bMeteo. Ma come si possono coniugare i ragionamenti sul cambiamento climatico con questo “inverno” fuori stagione? 

“Il riscaldamento globale è un fenomeno concreto, questo non vuol dire che non ci possano essere fasi sotto la media – non ha dubbi l’esperto -. Ma sono sempre periodi di breve durata. E poi bisogna guardare a livello globale. In questo momento siamo come in un’isola. In tante zone europee infatti le temperature sono abbondantemente sopra la media”. Infine, da sapere: “Tutto maggio – è la previsione di Ferrara – andrà avanti mediamente con tempo instabile. Probabilmente anche la prima parte di giugno. Non possiamo sapere adesso se questa sarà un’estate siccitosa. Probabilmente sarà più calda della norma”.