Bologna, 4 ottobre 2024 – Gli argini del Lamone non hanno resistito alla pioggia: hanno tenuto in parte ma l’acqua è filtrata tra i sassi invadendo il paese. Ma questa volta gli abitanti di Traversara e Bagnacavallo, nel Ravennate erano stati evacuati prima: l’ordinanza è infatti arrivata ieri.
E questa mattina nuova ordinanza di evacuazione anche a Villanova di Bagnacavallo a rischio esondazione del reticolo secondario, con particolare riferimento alle vie Aguta, Cogollo, Cocchi, Longanesi, Viazza Vecchia e Viazza Nuova e traverse.
È allerta rossa anche oggi in molte zone dell’Emilia-Romagna, dove resta alta l’attenzione per le piene dei fiumi, frane e temporali. Le aree più a rischio sono la costa e la pianura romagnola, la pianura bolognese e la bassa collina. Negli altri territori il livello di rischio resta arancione.
Per domani, 5 ottobre, l’allerta resta gialla (criticità ordinaria) solo nelle zone più colpite dal maltempo, nessun fenomeno è previsto nel resto della Regione.
Ieri sera il sindaco di Faenza aveva revocato l'ordinanza di evacuazione, lasciando che gli abitanti rientrassero nelle loro case, sgomberate ieri pomeriggio.
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Stamattina, a Traversara, sul posto è andato anche il pm di turno, Francesco Coco, per un sopralluogo.
"I lavori di ripristino di queste ore hanno permesso di chiudere l’infiltrazione di acqua che ha causato un nuovo allagamento nella frazione di Traversara di Bagnacavallo", così la Regione in una nota. L’area interessata - fa sapere l'ente - è molto più limitata rispetto al fenomeno dello scorso 19 settembre. Alla luce delle previsioni meteo e visti i tempi ristretti, il cantiere ha consentito comunque di sopportare una grossa sollecitazione trafilando acqua attraverso le palancole. Questo ha permesso di non far collassare l’argine compromettendo l’intera opera con danni più importanti di quelli che si sono verificati".
"In questo modo si sta riuscendo, in breve tempo, a far defluire le acque attraverso la rete consortile dei consorzi di bonifica", informa ancora la Regione che poi entra nello specifico: "L’acqua, proveniente dal Lamone, ha iniziato a trafilare questa mattina verso le 3.30, penetrando in alcuni campi e in una zona del borgo, raggiungendo un’altezza di una decina di centimetri. Le ditte, già allertate da ieri di questa possibilità, hanno lavorato ininterrottamente posando nuovi massi ciclopici fino a fermare la trafilatura. Così come non corrisponde al vero che il cantiere di messa in sicurezza aperto lo scorso 19 settembre, a seguito dell’imponente sormonto dell’argine che ha allagato e pesantemente danneggiato la frazione, abbiano subito rallentamenti: i lavori sono proseguiti senza sosta, seguendo le indicazioni tecniche, e sta proseguendo tuttora, mentre defluisce lentamente la piena della scorsa notte del Lamone. Questa mattina si sono recati in un sopralluogo a Traversara la presidente facente funzioni e il prefetto di Ravenna, Castrese de Rosa, insieme al sindaco di Bagnacavallo, e hanno anche incontrato i residenti".
"Per le prossime ore permangono condizioni di instabilità, associate a deboli e sporadiche precipitazioni. Le piene in atto sono in progressivo esaurimento nei tratti vallivi dei corsi d'acqua del settore centro orientale della regione". Così l'ultimo bollettino di monitoraggio idraulico di Arpae.
Il Comune di Bagnacavallo aggiorna: "La situazione resta critica a Traversara dove si continua a lavorare per la chiusura dell’infiltrazione sull’argine. Il flusso di acqua che fuoriesce, notevolmente ridotto rispetto a questa mattina, continua a essere raccolto dalla rete scolante. Non si sono al momento verificati allagamenti a valle, nelle zone di Villanova. Continuano a essere in vigore le ordinanze di evacuazione, quindi si invita a restare lontani dalla zona di Traversara, dove non sono previste attività di servizio per il volontariato. Gli unici autorizzati a operare sono la Protezione civile regionale, il Gruppo comunale di Bagnacavallo, il Consorzio di Bonifica della Romagna occidentale, Hera e le ditte incaricate per i vari ripristini".
La Protezione civile dell'Emilia- Romagna ha diramato un'allerta meteo di colore giallo, valida dalla mezzanotte di sabato 5 ottobre a quella di domenica 6, per la zona della pianura bolognese che comprende anche porzioni di territorio delle province di Ferrara e Ravenna.
"Nella giornata di sabato non sono previsti fenomeni meteorologici significativi ai fini dell'allertamento. Tuttavia si segnala che sono previste deboli precipitazioni e saranno possibili, tra la notte e la mattina, fenomeni temporaleschi non organizzati sulla fascia costiera e sulle aree di pianura limitrofe", si legge nella comunicazione.
Si prevede inoltre "un progressivo esaurimento delle piene in atto lungo i tratti vallivi dei corsi d'acqua del settore centro-orientale".
Nelle aree collinari e montane centro-orientali, infine, "non si escludono residui e occasionali fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, anche a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti".
"Ancora una volta Traversara torna a vivere l’incubo dell’acqua - scrive il senatore di Fratelli d'Italia, Marco Lisei - ed ancora una volta non possiamo non rimarcare che se ciò accade è per una precisa responsabilità della Regione che aveva il dovere di rendere sicuri gli argini, sia nell’ultimo decennio sia nel post alluvione del maggio 2023, sia nel post alluvione recente. Fa quindi pena il tentativo della Regione di derubricare a semplice “infiltrazione” il nuovo cedimento a Traversara, un fatto grave, peraltro ampiamente annunciato visto che la collega Senatrice Farolfi aveva segnalato lo stallo e la lentezza dei lavori, guarda caso dove oggi fuoriesce nuovamente acqua. Come Fratelli d’Italia confidiamo che l’inchiesta della Procura faccia piena luce sui fatti visto che la Regione pare più essere impegnata a fare sopralluoghi passerella invece che i lavori con l’urgenza che è necessaria".
Per le imprese agricole, senza assicurazione, colpite dall'alluvione del maggio 2023 il governo ha stanziato un fondo da 100 milioni di euro, di cui circa 48,2 per l' Emilia- Romagna. A precisare i numeri è il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci rispondendo ieri alla Camera a una interrogazione di Alessandro Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra che chiede conto degli "impedimenti nello stanziare i ristori". Con particolare riferimento al presidente della cooperativa Cab Terra Fabrizio Galavotti, "l'eroe di Ravenna" che allagando i suoi campi salvò a città, e che denuncia pubblicamente di non aver ricevuto nemmeno un centesimo di risarcimento. I 100 milioni di euro sono stati equamente divisi tra, precisa il ministro nella risposta, incremento della dotazione del fondo mutualistico nazionale e trasferimenti alle Regioni sulla base dei fabbisogni comunicati per il ristoro dei danni alle produzioni zootecniche, alle strutture aziendali e alle infrastrutture interaziendali. Per l' Emilia- Romagna, dei 48,2 milioni di euro, otto a titolo di anticipo con decreto ministeriale 11 agosto 2023 e circa 40 a titolo di saldo con decreto ministeriale 26 febbraio 2024. Viale Aldo Moro, prosegue Musumeci, ha ricevuto 433 domande per circa 65 milioni di euro. Per quanto riguarda poi il fondo mutualistico da 50 milioni, sono stati emessi due decreti di pagamento in acconto da parte di Agea per oltre 10,7 milioni: con il primo circa 856.000 euro a 838 beneficiari, con il successivo 9,8 milioni per 1.096 beneficiari.
Un'altra notte da dimenticare per i residenti di Traversara: "L'argine ha in parte tenuto ma l'acqua è filtrata tra i sassi ed è entrata in paese". "Questa notte passata praticamente in bianco, qui si vive sulle spine sempre".
Il Lamone ora sta scendendo: a Traversara purtroppo è bastata una modesta piena (Livello 1 su 3) per far sí che l'acqua si infiltrasse tra l'argine vecchio (a destra) e l'argine in ricostruzione. Dove sono posizionati i massi c'è stata una nuova piccola falla. Sul posto mezzi che stanno chiudendo la nuova falla, l'acqua ora fuoriesce molto lentamente.
Il bollettino Arpae: "Per le prossime ore permangono condizioni di instabilità, associate a deboli precipitazioni più persistenti sul settore centro-occidentale. Sul settore orientale si prevede una graduale attenuazione e o esaurimento dei fenomeni. Le piene in corso stanno transitando nei tratti vallivi di Idice, Sillaro e Santerno con livelli idrometrici prossimi o superiori alla soglia 2, e lungo Senio, Lamone, Montone e Ronco prossimi o superiori alla soglia 1. Non sono previsti ulteriori significativi incrementi da monte".
"Durante il passaggio dell'onda di piena la sponda arginale del Lamone ha retto - scrive la Regione Emilia Romagna in un comunicato - ma in alcuni punti si è determinata un' infiltrazione dell'acqua, che ha progressivamente raggiunto terreni, strade e abitazioni vicine. Durante il passaggio dell'onda di piena la sponda arginale ha retto anche grazie al rinforzo delle palancole, ma si è generata una filtrazione d'acqua tra i massi che è risalita fino alla testa delle palancole trafilando in esterno. La Protezione civile e la ditta incaricata sono al lavoro per chiudere il passaggio dell'acqua. Nel resto delle aree interessate dall'allerta rossa diramata ieri in Romagna, non si segnalano ulteriori criticità. La presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, sta continuando a monitorare la situazione insieme alle strutture tecniche, come avvenuto durante la notte, in contatto col sindaco di Bagnacavallo e il sistema regionale di Protezione civile".
"L'allerta rossa per Ravenna emessa ieri dalla Regione soprattutto per le vulnerabilità territoriali connesse all'evento alluvionale del 19 settembre scorso - spiega il prefetto di Ravenna -. Per tutta la giornata abbiamo seguito l'evolversi delle precipitazioni nel Centro coordinamento soccorsi in Prefettura che nel corso della serata si sono attenuate portando i livelli dei fiumi tra soglia 1 e 2 mentre le piogge sono rimaste tra i 60/70 mm nelle macro aree.
Il bollettino di monitoraggio di Arpae Emilia Romagna delle ore 21 ci ha tranquillizzato e così il sindaco di Faenza ha potuto revocare l'ordinanza di evacuazione per il territorio interessato dai precedenti eventi in particolare il Borgo Durbecco. Unica criticità nella notte la falla apertasi nell'argine del Lamone a Traversara di Bagnacavallo. Tutte le persone erano già state evacuate, nessuno da soccorrere, si è lavorato e lo si sta ancora facendo per chiudere la rottura sperando che presto i livelli si abbassino e consentano di poter procedere più speditamente. Voglio ringraziare quanti si sono prodigati nella giornata di ieri e stanotte per monitorare i corsi d'acqua, vigilare e assistere la popolazione con grande spirito di servizio e professionalità. A breve in faremo il punto della situazione soprattutto per Traversara".
È appena stata emessa un’ordinanza che oltre alle zone già evacuate comprende anche quelle di Villanova a rischio esondazione del reticolo secondario, con particolare riferimento alle vie Aguta, Cogollo, Cocchi, Longanesi, Viazza Vecchia e Viazza Nuova e traverse. Il livello del fiume si sta lentamente abbassando.
L’acqua proveniente dalla falla sull'argine a Traversara continua a trafilare nei campi attraverso la zona rossa, fino a scolare nel fosso Barbavera. Si continua a lavorare anche sul cantiere della rotta, per ridurre la falla. Sono sul campo i tecnici del Comune, la Protezione Civile e il Consorzio di Bonifica della Romagna occidentale. A tutti si raccomanda di non avvicinarsi alle zone interessate dagli allagamenti., prestare la massima attenzione e mettere in atto le misure di salvaguardia personale. Il numero delle emergenze è 800 072525.
A Cotignola, in provincia di Ravenna, il picco di piena del fiume è passato intorno alle ore 3 di stanotte, con livelli registrati tra livello 1 e 2, e ora il livello è in calo. “Le squadre della Protezione Civile stanno continuando a monitorare la situazione per garantire la sicurezza. Non appena possibile, riprenderanno i lavori di ripristino degli argini”, fa sapere il sindaco Federico Settembrini.
Nella notte il fiume Lamone ha aperto una falla a Traversara, frazione di Bagnacavallo (Ravenna), nello stesso punto della rotta del 19 settembre quando il paese era stato completamente allagato. L'acqua attualmente ha invaso i campi. La frazione era stata evacuata precauzionalmente nel pomeriggio, dopo l'allerta rossa. Il Comune ha avvisato che in alcune ulteriori strade devono essere evacuati i piani terra e rialzati. Ieri sera la situazione della piena sembrava sotto controllo ma era stata mantenuta l'evacuazione proprio per la fragilità dovuta alla precedente alluvione.
Nel dettaglio, scrive sul suo profilo Facebook il sindaco di Ravenna e presidente della Provincia Michele de Pascale: "Il fiume Lamone ha aperto una falla a Traversara nello stesso punto della rotta del 19 settembre. I mezzi di cantiere sono al lavoro e il Comune di Bagnacavallo ricorda che la frazione di Traversara deve restare evacuata come da ordinanza, chiedendo ai residenti delle vie Cogollo, Longanesi, Cocchi, Viazza Vecchia e Viazza Nuova di portarsi immediatamente ai piani alti evacuando i piani terra, interrati, seminterrati e rialzati". Invece, chiosa de Pascale, "per quanto riguarda il territorio del comune di Ravenna la situazione rimane monitorata e al momento sotto controllo".
Si è aperta una falla sull'argine a Traversara, il Lamone continua a fare paura. “La situazione - fanno sapere dal Comune di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna - continua a essere costantemente monitorata. Si è aperta una falla sull'argine a Traversara in corrispondenza della rottura arginale precedente che si sta monitorando. L'acqua attualmente sta trafilando per i campi, attraversando la zona rossa, e si scola nel fosso Barbavera che al momento la sta supportando”.
“Il cantiere sta proseguendo i lavori sull'argine, i tecnici del Comune, la Protezione Civile e il Consorzio di Bonifica stanno monitorando la situazione e sono pronti ad intervenire se si presentasse la necessità. Si ricorda che è vietato andare gli argini e avvicinarsi alle zone interessati dagli allagamenti: saranno attivi posti di blocco”.
Resta valido quanto comunicato in precedenza: “La frazione di Traversara resta totalmente evacuata come da ordinanza; nelle vie Aguta, Cogollo, Cocchi, Longanesi, Viazza Vecchia e Viazza Nuova devono essere evacuati i piani terra, interrati, seminterrati e rialzati e tutti si devono portare ai piani alti. Si deve prestare la massima attenzione e mettere in atto le misure di salvaguardia personale”.
Sono tre i fiumi che hanno superato la soglia di allerta 2, quella arancione: Parma Ponte Nuovo, Sant'Antonio e San Bernardino verso la costa romagnola. La situazione sta rinetrando in molte zone dell'Emilai Romagna, restano una dozzina i corsi d'acqua a rischio moderato sotto i riflettori della protezione civile. Lo aveva annunciato anche ieri sera la presidente facente funzione della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo. "La situazione è in graduale esaurimento - aveva spiegato ieri sera in un reel - le piene hanno determinato dei colmi che attualmente si trovano alla chiusura dei bacini montani con livelli di poco superiori alla soglia 1 e in alcuni casi prossimi alla soglia 2. Vi invito comunque sempre a controllare le informazioni ufficiali pubblicate sui siti dei vostri Comuni".
Stanotte a Traversara l'acqua si è infiltrata attraverso l'argine, in fase di ricostruzione, del Lamone: il fiume non ha retto e ha invaso di nuovo il paese. Immediato l'ordine di evacuazione. Stamattina, lo scenario è spettrale: strade invase dal fango, mezzi di soccorso in allerta e abitanti preoccupati che il peggio posso di nuovo tornare. Il paese è completamente vuoto, gli abitanti hanno lasciato le loro case. Stamattina la pioggia ha allentato la morsa: continua a scendere, ma senza l'intensità di ieri. A Bagnacavallo tre frazioni evacuate. A Faenza è stato ritirato l'ordine di evacuazione, ma al momento non si sa quanti siano gli abitanti che abbiano realmente fatto ritorno a casa.
Le zone critiche restano quello che hanno sofferto il ritorno dell'alluvione a settembre. Quindi soprattutto la provincia di Ravenna, con Bagnacavallo e Traversara che hanno atteso che la notte passasse senza brutte sorprese. A differenza di Faenza - dove il sindaco nella serata di ieri ha revocato l'ordinanza di evacuazione lasciando che i cittadini evacuati nel pomeriggio rientrassero nelle loro abitazioni - il passaggio del colmo della piena del Lamone da Boncellino e Traversara ha tenuto svegli i tecnici del Comune e i volontari della Protezione civile che hanno monitorato gli argini tutta la notte.
Occhi aperti anche nella vicina Lugo: le condizioni meteo sono per fortuna migliorate già nella tarda serata di ieri e non ci si aspettava particolari conseguenze. Sono però rimasti aperti diversi centri di accoglienza per chi ne avesse avuto bisogno.
L'altra zona a cui si è prestata attenzione per tutta la giornata di ieri è stata quella del Bolognese dove passa il torrente Idice. A Budrio ieri ci sono state delle evacuazioni delle zone già alluvionate. Un'azione di precauzione visto che l'allerta rossa riguardava non tanto l'abbondanza delle piogge quanto la vulnerabilità del territorio già martoriato. A Pianoro, invece, sono stati distribuiti sacchi di sabbia ai cittadini, soprattutto a quelli di Val di Zena. Tra Romagna e Bolognese sono circa duemila gli sfollati.
Oggi rimane in vigore l'allerta rossa e arancione per piene dei fiumi, frane e temporali. Secondo le previsioni meteo, infatti, continuerà a piovere su tutta la regione, mentre una tregua si avrà da sabato. l maltempo continua a imperversare sull'Italia e anche per la giornata di oggi, venerdì 4 ottobre 2024, è allerta meteo rossa sull'Emilia Romagna, allerta arancione su Romagna e alcune zone di Puglia e Veneto e allerta gialla su dodici regioni, sia al nord che al sud, per rischio idraulico, rischio idrogeologico e temporali. L’intensa perturbazione che ha investito il nostro Paese, infatti, farà sentire i suoi effetti con piogge e temporali che saranno responsabili anche di un diffuso calo termico.
Fino a ieri sera, il monitoraggio dei livelli di idrometrici di Arpae Emilia Romagna segnalava come osservati speciali i fiumi di Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Montone e Savio (a Quarto nel Forlivese), ma come ha poi segnalato anche Irene Priolo, presidente facente funzione dell'Emilia Romagna: "I colmi hanno livelli di poco superiori alla soglia 1 e in alcuni casi prossimi alla soglia 2".