Maltempo Emilia Romagna, nuova allerta rossa. Ecco le zone a rischio

L'allarme fino a mercoledì sera: vigili del fuoco al lavoro senza sosta. Nel bolognese nuova esondazione dell'Idice e ponti chiusi a Modena

Nuova falla sull'Idice a Budrio

Nuova falla sull'Idice a Budrio

Bologna, 19 novembre 2019 -  Nuova allerta rossa in Emilia Romagna lanciata dalla Protezione civile e dall'Agenzia regionale per l'ambiente per tutta la giornata di domani mercoledì 20 novembre. Il nuovo allarme maltempo riguarda specificatamente la Pianura emiliana centrale (Modena Reggio Emilia, Parma e Bologna) e quella Orientale oltre alla Costa ferrarese per il passaggio delle piene dei fiumi. Nella pianura emiliana centrale il livello dei fiumi potrebbe infatti alzarsi a causa di piogge e del parziale scioglimento della neve. Criticità arancione nei bacini emiliani orientali, centrali e nella pianura e bassa collina emiliana occidentale: corsi d'acqua sorvegliati speciali.

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 L’allarme continua in alcune zone dell'Emilia Romagna proprio mentre "l’intero sistema di Protezione civile – dicono dalla centrale operativa – è all’opera per affrontare le conseguenze degli eventi meteo". Tutti al lavoro per riparare l’argine dell’Idice (che si è rotto domenica a Budrio, nel Bolognese) e che proprio questa mattina è stato teatro di una nuova esondazione dell'Idice (FOTO).

A comunicarlo è stato lo stesso Comune di Budrio, anche sui social, che ha così ordinato l'evacuazione immediata di strade in prossimità degli argini. La fuoriuscita di acqua dalla 'falla', conseguente alle piogge della notte è stata di portata inferiore a quella di due giorni fa. Al lavoro diverse squadre di vigili del fuoco, protezione civile, forze dell'ordine e volontari. Le vie evacuate sono: Rondanina, Erbosa, Volpino, Montefano (zona 'Motta'), Viazza di destra da via Mingarano e tutte le laterali comprese nel tratto da Mingarano fino all'argine. 

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Per il momento rimangono quindi in regione le criticità dei giorni scorsi e Budrio resta la zona più colpita. In Emilia Romagna alle otto di questa mattina erano stati eseguiti circa 450 interventi da parte dei vigili del fuoco. E l'opera di soccorso continua. Soprattutto nelle zone allagate dove c'è da mettere in sicurezza animali e cose. Il Comando provinciale di Bologna ha richiamato personale fuori dal servizio per potenziare il dispositivo di soccorso.

Chiusa per allagamenti dal pomeriggio di lunedì la linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, in un tratto di circa quattro chilometri tra Mezzolara e Budrio. Sul fronte dell'assistenza alla popolazione, il palazzetto dello sport allestito dal Comune di Budrio la notte scorsa ha ospitato 25 persone. Osservato speciale nel Bolognese è anche il fiume Reno - con oltre 600 chilometri di arginature da sorvegliare, non tutte facilmente raggiungibili - per il quale si sta attivando un rafforzamento del presidio idraulico, in coordinamento con le Prefetture. Dai dati disponibili in Romagna i corsi d'acqua (Sillaro, Santerno, Ronco, Montone) sono rientrati sotto il livello di moderata criticità.

Il grado elevato di allerta, informa la Protezione civile regionale, è giustificato dalle rotture arginali tuttora presenti - l'Idice a Budrio e il Canale Diversivo Burana a Finale Emilia, Modena - e dalla propagazione delle piene nelle zone di valle tra il pomeriggio di oggi e la mattina di domani. Anche il parziale scioglimento della neve caduta in Appennino contribuisce a ingrossare i corsi d'acqua.

I fiumi

E' previsto che il Secchia tocchi a valle la soglia 3 questa notte, mentre il Reno raggiunga la soglia 2 a Casalecchio Chiusa nel pomeriggio di oggi. La piena del Reno si propagherà poi a Bonconvento verso le 23 con una altezza prevista di circa 11 metri e a Cento (Ferrara) domani mattina (mercoledì 20 novembre), tra le ore 4 e le 6, con un'altezza stimata di 8 metri e mezzo.

La nuova allerta emessa stamattina 'declassa' invece a 'giallo' il rischio frane nelle aree di montagna e collina centro occidentali (da Bologna a Piacenza) e della pianura emiliana occidentale (Piacenza e Parma), dove nelle prossime 24 ore insisteranno soltanto deboli piogge residue. Al momento risultano circa 200 i volontari impegnati in regione, mentre sono stati attivati 65 Centri operativi comunali. Tutte le dighe sono sotto stretta osservazione. Risolta la situazione sul torrente Quaderna.

Modena

A  Modena nella notte, intorno alle 3, sono stati chiusi al traffico in via precauzionale Ponte Alto sul fiume Secchia e ponte dell'Uccellino, sempre sul Secchia, tra Modena e Soliera. A cause delle piogge intense e dell'apporto di acqua dalla montagna, infatti, il livello del fiume era salito superando la soglia di guardia. Le piogge delle ultime ore della mattina hanno infatti determinato nuovi incrementi dei livelli da monte su Secchia, Panaro e Reno, che faranno registrare nuovi colmi che si propagano verso valle sommandosi ai precedenti livelli già moderati.  

Resta preoccupante la situazione del Canale Diversivo (Modena), dove però non ci sono abitazioni coinvolte. Sul fronte dei servizi, è sceso il numero delle utenze Enel disalimentate: in mattinata se ne contavano circa 450 residue in regione, ma la situazione resta in evoluzione per le nuove nevicate sull'Appennino, che tra Piacenza e Parma, sembrano avere causato ulteriori distacchi. Sia nel Piacentino che nel Modenese si prevede la soluzione del problema nel tardo pomeriggio. Si è intanto normalizzata la situazione delle mareggiate sulla costa.

Forlì

Infine nelle ultime 24 ore il livello dell'invaso di Ridracoli, nella provincia di Forlì-Cesena,  è cresciuto di 71 cm e di 810 mila metri cubi d'acqua ed ora la grande diga, che disseta tutta la Romagna, contiene quasi 21 milioni di metri cubi d'acqua raggiungendo una quota di 543 metri sul livello del mare. Siamo ancora lontani dalla portata di sfioro e dalla tracimazione posta a 557,33 metri slm, ma il raffronto con il 2018 e il 2017 fa capire che di questo passo e se le piogge continueranno anche nei prossimi giorni, si potrebbe concretizzare una tracimazione molto anticipata.

Reggio

Nella provincia di Reggio Emilia "via alla conta dei danni nelle decine di aziende agricole colpite dall'ondata di maltempo". Lo ha annunciato Antenore Cervi, presidente della Cia Reggio Emilia che "appoggiando in pieno la richiesta dello stato di calamità da parte della Regione", ha lanciato l'allarme dopo l'eccezionale ondata di maltempo autunnale che sta colpendo l'Emilia-Romagna. "L'agricoltura reggiana è assediata - ha spiegato il  numero uno dell'associazione di agricoltori  -. Al momento è impossibile fare un'esatta conta dei danni, ma le prime stime indicano già una situazione ancora una volta davvero molto pesante".  L' allerta, viste le previsioni meteo delle prossime ore, resta altissima. "Siamo con il fiato sospeso per la tenuta degli argini di canali e torrenti - ha aggiunto Cervi - nonostante fino ad ora l'ottimo lavoro delle Bonifiche abbia evitato il peggio".