Maltempo si sposta al Nord: portata quintuplicata per il Po, è allerta

Da oggi a lunedì attesi fino a 150-180 millimetri di pioggia su Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Valle d'Aosta: saranno dunque interessate da un aumento dei volumi d’acqua tutte le sezioni del Grande fiume. Le stime per Piacenza e Ferrara

Bologna, 19 maggio 2023 - Piove e pioverà: tutto il distretto del fiume Po da oggi si aspetta "un nuovo progressivo peggioramento delle condizioni meteo". Che aumenterà, e di parecchio, le portate del Grande fiume: tanto da quasi quintuplicarle. Le correnti, infatti, spingono il maltempo dai quadranti sud-orientali verso altre zone su Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, ma anche Emilia-Romagna. Su questi territori sono attese piogge "per alcuni giorni". Sale dunque l'allerta dell'Autorità distrettuale del fiume Po e allarga l'orizzonte dei 'fronti' dove contrastare gli effetti del maltempo.

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In Emilia si attenuano le precipitazioni

Perché da un lato sulle aree più colpite dell'Emilia-Romagna, dove continua anche oggi l’emergenza con la conta dei morti e il tentativo di salvare Ravenna dalla piena, i prossimi giorni "saranno umidi ma senza particolari eventi precipitativi" e questo "dovrebbe portare ad una progressiva diminuzione delle portate transitanti, già ora al di sotto dei valori di rischio per la maggior parte dei corsi d'acqua, dando così la possibilità al sistema di continuare nell'opera di bonifica dei territori allagati".

Po, a Piacenza da 500 a 2500 mc al secondo

Dall'altro, però, nella parte più occidentale del distretto entro lunedì sono attesi fino a 150-180 millimetri di pioggia, con accumuli localmente anche maggiori. Il che vuol dire che da lunedì si verificherà "un aumento delle portate transitanti in tutte le sezioni del Po".

I calcoli di previsione dicono "che i volumi transitanti dalla sezione di Piacenza dovrebbero passare dagli attuali 550 metri cubi al secondo ad ad oltre i 2.000-2.500 metri cubi al secondo, con possibili ulteriori incrementi nel corso della prossima settimana, qualora venissero confermate le precipitazioni previste", avvisa l'Autorità.

La portata a Ferrara già cresciuta

A Pontelagoscuro (Ferrara), sezione di chiusura del bacino del fiume Po, con le recenti precipitazioni sono stati registrati "consistenti incrementi di portata", fino a 2.000 metri cubi al secondo. Attualmente in questa sezione i deflussi "sono in leggera discesa, in attesa del nuovo incremento che verrà generato dalle precipitazioni attese a scala di Distretto".

Meteo instabile per 7-10 giorni

L'Autorità di bacino del Po segnala ancora che per i prossimi 7-10 giorni "sono previste condizioni meteo instabili, con temperature inferiori ai valori del periodo". Giovedì 25 maggio è in programma la prossima seduta dell'Osservatorio sugli utilizzi idrici nel Bacino del Po dove, a seguito della condivisione e valutazione di tutti i dati meteo-idrologici raccolti a maggio, verranno aggiornati tuti gli indici e sarà rivalutato il grado di severità idrica.

Distretto del Po: 20% di frane a pericolosità elevata

Nel Distretto del fiume Po l’indice di franosità è pari circa al 27% (corrisponde al rapporto tra la superficie totale delle aree pericolose indicate nei Pai (Piani di assetto idrogeologico) e la parte di territorio collinare e montano compreso nel distretto), mentre le aree a pericolosità idraulica per lo scenario a bassa frequenza si estendono per 18.600 kmq (22% ), media 15.500 (19%) kmq e elevata 6400 kmq (8%). Le percentuali sono calcolate sulla intera superficie del distretto 82.800 kmq.

Il bacino idrografico del Po interessa il territorio di Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e si estende anche a porzioni di territorio francese e svizzero. L’Autorità di bacino è luogo di intesa unitaria e sinergia operativa fra tutti gli organi istituzionali interessati alla salvaguardia e allo sviluppo del bacino padano, caratterizzato da complesse problematiche ambientali.

L’Organo di indirizzo politico è la Conferenza Istituzionale Permanente, composta dai Ministri del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), delle Infrastrutture, dei Beni Culturali, delle Politiche Agricole, dal Dipartimento di Protezione Civile nazionale, dai Presidenti delle Regioni del distretto e dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento.

L’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po ha sede a Parma, ove si è insediata nell’autunno del 1990.