Meteo estremo, che fare? "Il mio vademecum"

Luca Lombroso, esperto di Unimore, presenta oggi il suo nuovo libro: "Dal tornado alla 'bomba d’acqua', alcuni suggerimenti pratici"

Luca Lombroso

Luca Lombroso

Modena, 14 ottobre 2022 - Meteo e previsioni sono ormai per noi quasi compagni di vita e condizionano molte delle nostre scelte. Ma, come distinguere l’informazione meteorologica di qualità dall’allarmismo, fake news e #meteobufale? Ci ha pensato Luca Lombroso, meteorologo Ampro e tecnico dell’Osservatorio geofisico del Dief di Unimore, nel suo ultimo libro ’Attenti al meteo. Tornado, alluvioni, grandine e saette’ (Ed, Artestampa, 2022) in cui "spiega in modo semplice e divulgativo ma scientificamente corretto – scrive nella presentazione al volume Carlo Cacciamani, direttore dell’Agenzia Italia Meteo – cosa sono e come si formano fulmini, temporali, pioggia, neve, grandine e come districarsi nella giungla di informazioni meteo che ci bombarda quotidianamente. Un occhio di riguardo, poi, è rivolto alla prevenzione dagli eventi estremi, in aumento a causa dei cambiamenti climatici". Nel libro si dispensano anche suggerimenti su come comportarsi in caso di tornado, uragano, alluvione, ondate di caldo e nevicate e su come interpretare le allerta meteo. La presentazione ufficiale fissata per oggi a Carpi alle 18.45, alla Libreria La Fenice.

Lombroso, lei descrive fenomeni noti che ci sono sempre stati. Da cosa l’allarme?

"Tornado, alluvioni, grandine e saette sono senz’altro fenomeni noti, perfino i tornado erano noti in Italia. I problemi sono due: da un lato questi fenomeni sono diventati più intensi e più frequenti a causa dei cambiamenti climatici: dall’altro, nella società moderna viviamo in ambienti con clima artificiale, protetti da intemperie e quando ci troviamo a farne i conti reagiamo in modo istintivo, ma sbagliato. Occorre dunque diffondere la cultura della sicurezza anche nella meteorologia. Dobbiamo imparare a reagire correttamente".

Possiamo definirlo una sorta di dizionario degli eventi climatici estremi?

"Il mio intento più che un dettagliare fenomeni è fornire un manuale d’uso delle previsioni del tempo e di comportamento in presenza di eventi estremi. Ci sono tanti ottimi libri di meteorologia per gli approfondimenti. Mancava però un libro alla portata di tutti, senza immagini, grafici e figure che va diretto alle persone. Poi, comunque, con i QRcode contenuti si possono inquadrare i link e aprire pagine internet dove approfondire le cose di cui parlo".

Il libro contiene suggerimenti pratici da seguire nel caso di questi eventi. Basteranno per evitare il peggio?

"Vale sempre la frase ’gestire l’inevitabile evitare l’ingestibile’. Finora nei miei ultimi libri ho parlato della seconda opzione, della mitigazione dei cambiamenti climatici. Fonti rinnovabili, riforestazione, efficienza energetica, eccetera, sono indispensabili, ma da sole non bastano più. Abbiamo già fatto molti danni al sistema climatico. Inoltre, i benefici si avranno a lungo termine. Se invece mi trovo a tu per tu con un tornado o un vento di downburst o un nubifragio impropriamente detto bomba d’acqua, non posso dire ’usa fonti rinnovabili’ ma devo dire ’cerca subito riparo, stai lontano da alberi e tettoie, non guidare negli allagamenti, stai attento ai sottopassi. Sembrano cose banali, ma proprio l’uso dell’auto è la maggior fonte di pericolo e anche di vittime in questi eventi".

Sarà una situazione irreversibile?

"Le previsioni meteo sono uno strumento di adattamento ai cambiamenti climatici, non alternativo alla mitigazione. Non esiste adattamento senza mitigazione. Perciò, a maggior ragione il messaggio è: smettiamo di deforestare e abbandoniamo i combustibili fossili. Solo così potremo convivere con gli eventi estremi e perché no ammirare il viaggio di un fiocco di neve di cui parlo".