Meteo: neve in pianura in Emilia Romagna. "Venerdì 10 fiocchi in città"

Le temperature sopra allo zero in mattinata hanno scongiurato il rischio gelicidio. Le previsioni dell’agenzia regionale

Meteo Emilia Romagna: neve anche al mare

Meteo Emilia Romagna: neve anche al mare

Bologna, 8 dicembre 2021 - Notte di gelo, ma mattinata sopra lo zero: questo ha 'salvato' alcune zone dell'Emilia e della Romagna dal rischio gelicidio previsto nella cosiddetta ‘tempesta dell’Immacolata’. Quando ha iniziato a piovere, insomma, l'acqua non ha trovato le condizioni per ghiacciarsi sul terreno. Una buona, ottima notizia. La neve, invece, sta cadendo dove era prevista: dalle prime luci dell'alba cadono fiocchi nel Piacentino e sull'Appennino parmense. L'esperto meteo Arpa Alessandro Donati l'aveva detto: "oggi dovrebbe regalare un risveglio in puro stile invernale tra il Piacentino e il Parmense".

Neve in Emilia Romagna anche in pianura e rischio gelicidio. Allerta meteo

Non finirà certo qui: stando a quanto lasciano intravedere i modelli matematici fino all’alba del nuovo anno, la neve di oggi sarà solo il primo assaggio di un inverno che si prevede rigido e instabile. Pronto il piano neve sopratutto nel’area nord ovest dell’Emilia Romagna, e in particolare nei percorsi autostradaali. 

"Dopo un autunno avaro di piogge da un capo all’altro della regione, l’inverno sembra deciso a prendersi la rivincita", esordisce Donati: in effetti, se Piacenza e Parma oggi si sveglieranno sotto la neve, il resto della regione vedrà piogge abbondanti e temperature più alte, almeno in Romagna. "Venerdì 10, poi, arriverà un nuovo e più intenso peggioramento: la mattinata sarà gelida ovunque e nevicherà da Piacenza a Bologna. Tra la tarda serata e la notte, i fiocchi raggiungeranno la provincia di Forlì-Cesena». Ma attenzione, perché la mattinata di sabato 11 potrebbe riservare una sorpresa bianca anche alle spiagge riminesi: "tutto dipenderà dall’azione dei venti locali", precisa Donati.

Un lungo ponte sarà all’insegna della neve, ma cosa dobbiamo attenderci per Natale e Capodanno? "Sebbene sia presto per formulare una previsione attendibile", dichiara Donati, "i modelli matematici lasciano intravedere, dopo questa perturbazione, una lunga fase di sereno e temperature fredde, che durerà almeno fino al 19 dicembre. Per l’ultimo scorcio dell’anno, invece, è probabile che alcuni impulsi perturbati si dirigano dall’Atlantico verso l’area mediterranea, trascinando con sé precipitazioni – anche nevose - e temperature in calo".

"Un inverno movimentato e probabilmente all’insegna delle piogge" questa sembra essere, al momento, la tendenza dominante per il lungo periodo. Una tendenza che attende di essere confermata: «Ricorda l’inverno scorso? Era partito alla grande: il mese di dicembre è stato il più piovoso dal 1961 ed è stato anche prodigo di neve. Sono state proprio quelle nevicate a ‘salvare’ le nostre falde dalla siccità che ci ha accompagnato, poi, a partire da febbraio e nei mesi immediatamente successivi".

Mercalli: "Il grande freddo sta scomparendo"

Inverni umidi e piovosi, ma non rigidi; temperature fredde, ma non gelide; variabilità climatica a dir poco elevata, per cui mesi aridi si alternano a mesi di piogge da record. Un’escalation di eventi meteorologici significativi in termini di danni a popolazione, territorio e infrastrutture: solo in Emilia-Romagna, nel 2020, se ne sono registrati 31 - sette in più rispetto al 2019. E un tasso di precipitazioni annue ormai saldamente in negativo. Cosa sta succedendo al nostro clima? 

Luca Mercalli, noto meteorologo, climatologo e divulgatore scientifico: nelle nostre regioni il weekend si preannuncia freddo e denso di precipitazioni. È possibile che si delinei un’inversione di tendenza rispetto alle annate precedenti?  "Il susseguirsi di episodi perturbati nell’arco di una normale stagione è una cosa; la tendenza instauratasi a livello globale è un’altra. I dati sono incontrovertibili: le temperature medie sono in aumento e non basterà un inverno più rigido a capovolgere l’andamento degli ultimi anni". 

A proposito di inverno rigido, proveremo a difenderci azionando il riscaldamento domestico. In una recente intervista, lei ha definito gli edifici italiani ‘colabrodi energetici’.  "I bonus per l’edilizia sarebbero stati un’occasione unica per riqualificare il nostro patrimonio e rendere le abitazioni più efficienti dal punto di vista dei consumi energetici: ma i tanti vincoli posti dal legislatore li stanno progressivamente trasformando in una corsa a ostacoli dall’esito sempre più incerto". 

Come dovrebbero muoversi i governi per tamponare l’emergenza climatica?  "Serve uno scatto di consapevolezza da parte di tutti gli attori politici, sia a livello nazionale che locale. L’obiettivo dev’essere quello di una transizione ecologica reale, che cominci a vietare tutti i processi che causano i cambiamenti climatici e il consumo di suolo". 

Per esempio?  "Parliamo dell’Emilia-Romagna: a Reggio Emilia, nei mesi scorsi, è stato annunciato il progetto di una fabbrica di ‘supercar’ su terreno vergine. Per realizzare una vera transizione ecologica, si sarebbe dovuta lanciare l’idea di una fabbrica di piccole macchine elettriche, magari su un’area industriale dismessa, simile alle tante dislocate lungo la via Emilia, in stato di abbandono". 

Come sta la Riviera dal punto di vista meterologico? "C’è il problema, e lo sappiamo, dell’innalzamento del mare. Problema più sentito nel Ferrarese e nel Ravennate".

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