
Estate 2025, come sarà in Emilia-Romagna: la tendenza secondo l'esperto
Bologna, 29 maggio 2025 – Il ponte del 2 giugno è in arrivo e con lui, in Emilia-Romagna, anche caldo e sole: il weekend sembra quindi perfetto per gite fuoriporta, vacanze e perfino per passare le prime giornate di mare. A commentare la situazione c’è Luca Lombroso, meteorologo Ampro e divulgatore ambientale.
Lombroso, come sarà il meteo in questo ponte lungo?
“Finalmente, la situazione meteorologica si presenta favorevole per gite, vacanze brevi e attività all’aperto. Dopo una fine di maggio fresca e movimentata da temporali e instabilità, l’alta pressione tornerà protagonista, portando condizioni generalmente stabili e soleggiate su tutta l’Emilia-Romagna”.
Le temperature?
“Saranno in graduale aumento: a Bologna si toccheranno i 30-32 gradi, con giornate da piena estate e un moderato disagio da caldo nelle ore centrali, come indicato dall’indice di Thom. L’indice Uv che quantifica la forza dei raggi solari ultravioletti sarà molto alto, quindi è bene proteggersi adeguatamente se si sta all’aperto a lungo. Sulla costa romagnola, ad esempio a Riccione, il clima sarà più gradevole grazie alla brezza marina: ci aspettiamo temperature massime sui 27–29 gradi e ampie schiarite, ideali per le prime giornate di mare”.
E in montagna?
“L’Appennino modenese e in particolare il Monte Cimone offriranno buone condizioni per escursioni e attività outdoor. Lo zero termico salirà ben oltre i 4000 metri, segno di un’atmosfera molto calda in quota. Il vento potrebbe essere localmente sostenuto, ma senza fenomeni significativi previsti. Tuttavia, non si può escludere del tutto qualche isolato temporale pomeridiano o serale, anche se la probabilità è bassa consiglio gli escursionisti di osservare l’evoluzione diurna delle nubi e monitorare con le App meteo professionali”.
Quindi qual è la tendenza prevista per questo giugno in Emilia-Romagna?
“La prima metà del mese si preannuncia tendenzialmente calda, con temperature spesso sopra la media e giornate in prevalenza soleggiate. Tuttavia, non mancheranno le occasioni per temporali, soprattutto nelle ore pomeridiane e nelle aree montuose, tipici di un inizio estate ancora influenzato da instabilità residua. Per la seconda metà di giugno, la climatologia recente ci insegna che può essere piuttosto dinamica: negli ultimi anni abbiamo osservato sbalzi anche marcati, alternando forti ondate di caldo precoce a temporali intensi, talvolta con fenomeni violenti come grandinate o nubifragi localizzati”.
Si attende un’estate particolarmente calda?
“Sì, è molto probabile che il caldo non mancherà, soprattutto tra fine luglio e inizio agosto, periodo statisticamente più caldo dell’anno e in cui si concentrano spesso le ondate di calore più intense. Tuttavia, dobbiamo considerare anche l’altro lato della medaglia: gli ultimi anni ci hanno mostrato un’estate sempre più estrema, dove al caldo intenso si alternano temporali molto violenti e talvolta dannosi, con grandine, nubifragi e raffiche di vento. È uno degli effetti dell’atmosfera più calda e instabile, che accresce il contrasto tra masse d’aria diverse”.
Come sono i valori attuali rispetto agli anni passati? Siamo nella media o c’è uno squilibrio? Se c’è, quali sono le cause?
“Attualmente, possiamo dire che maggio 2025 si è rivelato migliore rispetto allo scorso anno, e soprattutto rispetto al maggio del 2023, che fu segnato dalle drammatiche alluvioni in Romagna. È stato un mese a due facce: ha esordito con un’ondata di caldo precoce, poi dal 4 maggio in poi abbiamo avuto una fase instabile, a tratti fresca e perturbata, mentre in questi ultimi giorni del mese si è tornati a temperature più alte della media. Ma attenzione: maggio è un mese ingannevole. Se lo immaginiamo come già estivo, sbagliamo. Anche senza i cambiamenti climatici, è tradizionalmente molto estremo: si può passare da nevicate a bassa quota, come nel 2019, a ondate di caldo intense, come nel 2022, ma anche nel 2009, 2007 e nel celebre 2003. Inoltre, i temporali violenti e le grandinate non sono affatto una novità per maggio: fanno parte del suo dna meteorologico. Ciò che invece non è tipico è la crescente frequenza e intensità di questi fenomeni, che negli ultimi anni stanno diventando sempre più impattanti e distruttivi, anche a causa di un’atmosfera più calda e ricca di energia dovuta al riscaldamento globale”.