Meteo Emilia Romagna, le previsioni. "Giugno instabile, l'estate tarda"

Precipitazioni sulla regione fino a giovedì e poi di nuovo nel weekend. Nanni (Arpae): "Fenomeni a macchia di leopardo"

Meteo, previsioni giugno 2020: tempo instabile in Emilia Romagna (Foto Ravaglia)

Meteo, previsioni giugno 2020: tempo instabile in Emilia Romagna (Foto Ravaglia)

Bologna, 8 giugno 2020 - Che tempo farà oggi? È la domanda che, in questi giorni, rimbalza più spesso dagli schermi dei nostri smartphone, sui quali consultiamo febbrilmente le previsioni meteo fornite dalle app più blasonate. L’inizio del mese di giugno ci ha infatti regalato, anziché l’avvio dell’estate metereologica, un tempo smaccatamente instabile e relativamente fresco per la stagione. Soprattutto, ci ha confermato che, malgrado l’innovazione tecnologica abbia fatto passi da gigante nel settore, le previsioni meteo restano soggette a un margine di inevitabile incertezza. Perché? Lo abbiamo chiesto a Sandro Nanni, responsabile della sala operativa di Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’energia e l’ambiente).

Leggi anche Previsioni meteo, che tempo farà in Italia Dottor Nanni, che cosa sta succedendo? Oggi si prevedevano piogge su gran parte della regione, invece splende il sole quasi ovunque. «Al momento, i radar ci segnalano precipitazioni intense tra Ravennate e Ferrarese, ma anche nel Parmense: a Bologna ci vediamo circondati da temporali, ma, per ora, sulla città non è caduta neppure una goccia di pioggia. La caratteristica di questa perturbazione – dovuta a un minimo depressionario in movimento dalla Provenza verso il Golfo ligure – è proprio la decisa instabilità che porta con sé». Perché è così difficile formulare una previsione, in questa situazione? «Perché si tratta di fenomeni a macchia di leopardo, la cui locale intensità è difficile da prevedere persino un’ora prima del loro verificarsi». Non sarà un effetto collaterale della pandemia da Covid-19, che comporta tuttora restrizioni al traffico aereo – e, dunque, minor afflusso dei dati inviati dagli aerei? «Certamente, le informazioni provenienti dal flusso aereo sono fondamentali per l’elaborazione dei nostri modelli matematici, al punto che, negli ultimi dieci anni, hanno soppiantato altri metodi di osservazione metereologica. Per questo, all’indomani dello scoppio dell’emergenza, ci è stato chiesto di raddoppiare la frequenza dei radiosondaggi (un pallone a elio lanciato dalla stazione di Molinella, che comunica via radio le rilevazioni relative all’atmosfera, dal suolo fino a 30 km di altezza): un metodo alternativo, con cui anche il centro meteo europeo sta cercando di sopperire alla perdita dei dati aerei». Al netto dell’incertezza, che cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi giorni? «L’attuale perturbazione – caratterizzata da un avvicendarsi costante di piogge e schiarite - durerà almeno fino a giovedì. La giornata di venerdì e la mattinata di sabato concederanno una breve tregua; ma, già nella notte tra sabato e domenica, si affaccerà una nuova perturbazione, sempre di provenienza sud-occidentale, che stazionerà sul territorio regionale almeno fino a martedì della prossima settimana». Ma quando arriverà davvero l’estate? «Osservando la tendenza nel medio-lungo periodo, l’impressione è che, a giugno, le giornate di instabilità prevarranno su quelle soleggiate. Insomma, per l’estate, quella vera, occorrerà attendere ancora un po’ di tempo».

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