Previsioni meteo, la siccità sta per finire: pioggia e neve in arrivo

Perturbazioni tra martedì e mercoledì prossimi e fino ai primi giorni di aprile. La carenza d'acqua ha messo in ginocchio le nostre regioni

Pioggia e neve in arrivo: sta per finire la siccità

Pioggia e neve in arrivo: sta per finire la siccità

Bologna, 27 marzo 2022 - La grande siccità di quest'inverno sta per finire: dalla prossima settimana - tra martedì e mercoledì - gli esperti de Ilmeteo.it annunciano che si aprirà la 'Porta dell'Atlantico', che in gergo meteorologico significa che non ci saranno più ostacoli per le perturbazioni in discesa dall'oceano affinché possano arrivare sul nostro Paese, portando di conseguenza fasi meteo decisamente piovose per molte regioni italiane, tra cui Emilia Romagna, Marche e Veneto, zone in estrema sofferenza quest'inverno eccezionalmente mite.

La fase perturbata, aggiungono gli esperti di 3BMeteo, abbraccerà gli ultimi giorni di marzo e si prolungherà anche all'inizio di aprile. La tanto attesa pioggia arriverà dunque a bagnare, in modo anche abbondante, gran parte del nostro territorio, ma tornerà anche la neve soprattutto sulle Alpi e fino a quote medie grazie all'atteso calo delle temperature.  A cambiare la prospettiva sarà un flusso di correnti artiche marittime che dal Mar di Norvegia sprofonderà sull'Europa occidentale innescando la formazione di un minimo di bassa pressione all'incirca sulla Francia che poi si andrà a centrare proprio sull'Italia, dove in alcune aree, soprattutto al Nord, non piove da oltre tre mesi.

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Arriva la pioggia, le ultime previsioni

Nella giornata di mercoledì 30 la perturbazione agirà su gran parte della Penisola. Piogge abbondanti e anche locali temporali interesseranno soprattutto la fascia tirrenica e un po' tutto il Nord in particolare Liguria, Lombardia e Nordest con dettagli da definire più sotto l'evento a causa dell'incognita ombra pluviometrica causata dalla barriera alpina che potrebbe interessare maggiormente il Piemonte.  La neve cadrà sulle Alpi a quote medie e un po' tutta la Penisola sarà interessata da una forte ventilazione meridionale. Le temperature saranno in calo al Centro Nord e sulla Campania mentre aumenteranno temporaneamente all'estremo Sud. Nella giornata di giovedì 31 il fronte continuerà a muoversi verso levante interessando più direttamente le regioni centro meridionali e una parte del Nord, segnatamente Emilia Romagna, Lombardia e Nordest con un nordovest potenzialmente più fuori. Anche le regioni adriatiche risentiranno dall'influenza appenninica e vedranno meno fenomeni. La ventilazione resterà ancora molto tesa dai quadranti occidentali e meridionali. Le temperature saranno in calo anche al Sud.

Torna il freddo

"Le temperature molto miti di questi giorni diventeranno un ricordo - dice il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara - con ingresso di aria via via più fredda da Nord responsabile di un netto calo termico da fine mese, nell'ordine anche di 8-10°C se non oltre in montagna e a partire dalle regioni settentrionali. Contestualmente tornerà a nevicare su Alpi e Appennini dapprima a quote medio-alte, ma con fiocchi non esclusi fin sotto gli 800-1000m nei primi giorni di aprile". "Dipenderà dalla durata ed estensione delle precipitazioni. Ad oggi si tratta di un cambiamento abbastanza radicale con una fase instabile e piovosa che durerà almeno qualche giorno, quindi una vera e propria boccata d'ossigeno. Tuttavia è presto per capire se davvero verrà risolto il deficit idrico che al momento risulta davvero notevole e che questo episodio, qualora risultasse fine a sé stesso e non seguito da altre piogge, certamente non risolverebbe del tutto", concludono da 3bmeteo.com.

Dove la siccità ha colpito più duro

"In estate a rischio i prelievi idrici nei campi"

Per tutta la stagione invernale, ricordano gli esperti di IlMeteo.it, buona parte delle nostre regioni non ha visto precipitazioni degne di nota. I dati elaborati dal bollettino mensile del Drought Observatory del CNR mostrano infatti una situazione di deficit pluviometrico molto intensa su gran parte dell'Italia. Emilia Romagna, Marche, Toscana e tutto il Nordovest le zone più in sofferenza, con valori estremi di siccità. Non se la passa comunque tanto meglio il resto dell'Italia dove molte regioni stanno già sperimentando una moderata di carenza d'acqua.  Una situazione del genere potrebbe mettere a rischio non solo le coltivazioni, bisognose di acqua per crescere nel risveglio vegetativo anticipato da un inverno mite, ma anche l'approvvigionamento idrico per industrie e usi comuni La mancanza di acqua inoltre influisce direttamente sulla produzione di energia nelle centrali idroelettriche. Alcune sono ferme, altre hanno limitato la produzione al 10 per cento rispetto alla potenza totale. Molti altri operatori che sono riusciti a mantenere almeno in parte la produzione temono che gli effetti della siccità saranno ancora più evidenti nei mesi estivi.