{{IMG_SX}}Modena, 29 maggio 2008 - "La vicenda di Modena non rientra affatto nei casi di testamento biologico". È l'opinione di Amedeo Bianco, presidente della Fnomceo (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), riguardo alla donna di 70 anni morta all'ospedale Baggiovara dopo aver rifiutato la respirazione artificiale, con l'assenso del giudice.

 

"La paziente era capace di intendere e volere - ha spiegato Bianco - dunque non si può assolutamente parlare di testamento biologico. Siamo di fronte a un atto consentito dalla legge". "Non solo - ha precisato Bianco - non è il primo caso in Italia di rifiuto di un trattamento terapeutico in caso di malattie senza speranza di guarigione". Il presidente della Fnomceo spiega che fatti del genere rientrano nella "relativa" quotidianità: molti pazienti rifiutano, dialisi, trasfusioni, interventi rischiosi o magari mutilanti. "Credo - ha concluso Bianco - che ci si debba fermare sull'uscio di questo luogo di lucida sofferenza e rispettare le volontà del paziente, prese come in questo caso, anche insieme ai familiari".