Aereo scomparso sull’Appennino di Modena, trovati relitto e corpo del pilota Ivano Montanari

Decisiva una segnalazione che ha convogliato le ricerche sull’appennino modenese

Pievepelago (Modena), 6 marzo 2023 – E’ stato recuperato nel pomeriggio di oggi il corpo di Ivano Montanari, il pilota di 61 anni dell'aereo precipitato sull'Appennino modenese e ritrovato ieri a Pievepelago dopo oltre un mese dalla scomparsa, avvenuta dopo il decollo dal Campovolo di Reggio Emilia (foto).

Nel tardo pomeriggio di ieri, infatti, durante una battuta di ricerca a seguito di una segnalazione, è stato ritrovato a Pievepelago nella zona di Sant’Annapelago il relitto del velivolo disperso lo scorso 28 gennaio e il corpo del pilota reggiano Ivano Montanari. Da più di un mese i soccorritori stavano perlustrando palmo a palmo le impervie zone dell’Appennino tra Modena e Reggio: la carcassa dell’aereo è stata trovata in un canalone probabilmente mimetizzata dalla neve, essendo di colore bianco.

Ivano Montanari
Ivano Montanari

Il sopralluogo di questa mattina oltre a fini legati alle indagini è servito anche per pianificare le successive operazioni di recupero.

Il velivolo era decollato dal Campovolo di Reggio Emilia alle 11.22 di sabato 28 gennaio appunto, e sin dalle prime ore dalla scomparsa le ricerche si erano concentrate sull'Appenino modenese tra le località di Pievepelago, Piandelagotti e Passo Radici. A bordo non c'erano altre persone oltre al pilota.

La zona del ritrovamento, vicino al Lago Santo, è stata interdetta e messa sotto sequestro e, sopraggiunto il buio, le operazioni di recupero erano state fermate.

Ieri è stata domenica con l’Appennino pieno di turisti non solo sulle piste ma anche lungo gli itinerari sci-escursionistici e con ciaspole. Moltissimi proprio nella zona del Lago Santo e lungo tutti i sentieri del crinale tosco-emiliano. E a quanto si è appreso, proprio da un escursionista è giunta la segnalazione giusta per ritrovare l’ultraleggero.

In zona vi sono attualmente livelli neve dai 50 ai 90 centimetri e il recupero non è facile da effettuare in sicurezza per gli operatori. Appresa l’ufficialità della notizia del ritrovamento, il Comune di Pievepelago (che aveva partecipato attivamente supportando la base logistica presso il locale Centro di Protezione Civile) ha voluto ringraziare tutti i soccorritori che in questi 35 giorni si sono impegnati nelle ricerche. A S.Annapelago alcuni residenti videro un ultraleggero a quota bassissima e nella zona del crinale, al confine con la Toscana, si concentrarono le ricerche dopo che giunse l’allerta della scomparsa dai radar dell’Evektor Eurostar condotto da Montanari, socio della Top Gun Fly School e partito dal campovolo di Reggio quel sabato di fine gennaio alle 11.33. Alle 11.39 l’ultimo contatto proprio sui cieli tra Pieve e Riolunato: "C’è brutto tempo, rientro”.

I soccorritori hanno lavorato senza tregua spostandosi in uno schema «a pettine» in modo da battere ogni metro quadrato possibile. Le ricerche, coordinate dalla Prefettura di Modena e dall’Aeronautica militare nei primi 12 giorni avevano visto impiegate circa 400 unità, tra cui anche alcuni volontari della Protezione civile: persone che hanno ispezionato oltre 450 ettari di territorio impervio. Altri 250 ettari sono stati perlustrati con elicotteri. Ieri la svolta con l’avvistamento dei resti: l’analisi del relitto consentirà di dare risposte sull’incidente.