IL COMMENTO / Modena calcio, credibilità da ritrovare e uno stadio da riaprire

Taddeo dimostri con fatti concreti di essere il reale proprietario del Modena

Modena, tifosi davanti allo stadio chiuso (Foto Fiocchi)

SECONDA PARTITA PERSA A TAVOLINO PER IL MODENA CALCIO NELLA SFIDA ODIERNA CONTRO L'ALBINOLEFFE.

Modena, 9 ottobre 2017 - La credibilità del Modena è ormai morta e sepolta da tempo, ma basterebbe poco per rialzare appena la testa. Basterebbe che il signor Taddeo dimostrasse con fatti concreti che non è stato messo lì solo per provare a confondere le idee, ma è un reale proprietario del Modena, in grado di trovare soluzioni a tutti i problemi legati ad una sopravvivenza sempre più precaria.

Qui tutti pensano che nulla sia cambiato. Il sospetto che il Signor C abbia cambiato solo un nome al vertice della società, è molto forte. Anche perchè quel comunicato di venerdì pomeriggio dice tutto e niente. 

Ormai siamo arrivati al punto che o si stacca la spina, o si ricominciano a fare le cose in modo vagamente serio.  Non si possono vivere altre domeniche come quella di ieri o di una settimana fa. Il Modena deve giocare nel suo stadio. E lo dovrà fare a partire dal prossimo 29 ottobre (arriva il Padova).  Come? Visto che non c’è una legge che obbliga Taddeo a prendersi il Modena, se lo ha fatto deve motivare, non a parole, le sue reali intenzioni, lasciando perdere i soliti slogan. Altrimenti si tolga subito dalle scatole, finisca quella che i tifosi definiscono ‘una pagliacciata’ e lasci andare il Modena verso un destino che sembra segnato.

Il sindaco, già in forte imbarazzo per non avere preteso dal Modena nel 2015 le garanzie per onorare gli oneri del mutuo previsti dalla convenzione, non gli negherà un incontro. E’ l’unico che può mettere alla prova la solidità e le intenzioni di questo simpatico signore che non è stato accompagnato dalle migliori credenziali.

Il Braglia non può restare chiuso, anche perchè è l’unico modo per giustificare gli interventi (altro soldi spesi non certo per continuare a vederlo inutilizzato) del Comune per renderlo di nuovo efficiente.

E’ questo il primo aspetto da chiarire subito. Taddeo proponga una soluzione, che non è certo solo quella di presentare la richiesta di un concordato preventivo. Quello serve per fermare nuovi decreti ingiunitivi, ma il debito per le rate del mutuo va pagato. Lo dice la legge e forse lo chiarirà il commissario nominato dal tribunale. E poi ci sarà da garantire la continuità aziendale, pagare i giocatori, provare a dare una dignità a questa squadra che anche ieri ha dovuto sopportare l’ennesima umiliazione.