'Oro nero' di Modena, nasce la mappa turistica dell'aceto balsamico

In versione cartacea e digitale, aiuterà gli appassionati a trovare le acetaie da visitare

Mario Gambigliani Zoccoli nell'omonima acetaia (foto Pederzoli)

Mario Gambigliani Zoccoli nell'omonima acetaia (foto Pederzoli)

Modena, 21 aprile 2022 - Arriva la 'Mappa del turista balsamico e altri tesori gastronomici nella provincia di Modena', ideata e realizzata dal Consorzio Produttori Antiche Acetaie.

In versione cartacea e digitale, scaricabile da www.balsamico.it, la mappa - un vademecum tascabile ricco d'informazioni utili in italiano e inglese - aiuta il turista nella scelta dell'itinerario più adatto rispetto alle proprie preferenze. Gli amanti dei motori, ad esempio, potranno privilegiare una delle acetaie più vicine a Maranello, dove è possibile fare visita al Museo della Ferrari. Chi invece desidera unire la scoperta dell'oro nero modenese all'arte può scegliere un sito vicino al centro storico di Modena, per ammirare la Cattedrale, la Torre Civica e la Piazza Grande, dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.

La mappa

Trentaquattro proposte, distribuite in 15 comuni, consentono di esplorare gran parte della provincia passando dalla profonda pianura padana alle colline dell'Appennino su cui sono adagiati il borgo storico di Castelvetro e il paese di Serramazzoni. Accompagnato dai padroni di casa, il visitatore potrà immergersi in atmosfere d'altri tempi entrando in ville storiche di famiglia, in casali di campagna spesso circondati da vigneti con cui si realizza il mosto cotto, unico ingrediente utilizzato per la produzione dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop.

Tante anche le curiosità e gli aneddoti da scoprire. All'Acetaia San Donnino si potrà ascoltare il racconto della visita del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, o ammirare l'angolo della villa liberty in cui Bernardo Bertolucci girò una celebre scena del film 'Novecento'. Denominatore comune è la possibilità di assaggiare e acquistare nei luoghi in cui si affina per almeno dodici anni l'aceto, imbottigliato nella bottiglietta disegnata da Giorgetto Giugiaro. In diversi casi è possibile essere ospitati a pranzo o a cena, in altri si può partecipare a corsi per imparare a utilizzare il balsamico in cucina.