Modena, 18 novembre 2009. La scorsa notte Luciano Lanzoni, missionario della Diocesi di Carpi in Madagascar, ha subito un’aggressione nella sua casa di Manakara: è stato colpito da un rapinatore armato di coltello. Lanzoni era intervenuto nel tentativo di fermare il malvivente che stava forzando la cassaforte, ed è stato raggiunto da una coltellata all’addome. E' stato soccorso dal sacerdote che vive insieme a lui, e trasportato subito all’ospedale del luogo. E' stato poi trasferitoo, con un volo privato, all’ospedale della capitale del Madagascar Antananarivo dove, dopo diversi accertamenti, i medici hanno potuto escludere danni al polmone.

Luciano Lanzoni è stato sottoposto a una trasfusione ed è fuori pericolo; si trova ora in rianimazione nella clinica di Ankadifotsy è dovrà affrontare una lunga convalescenza. Gli sono accanto i medici che già collaboravano con lui nel progetto dell’Unione europea, i volontari e due sacerdoti italiani della Diocesi di Reggio Emilia.

La sede di Reggio Terzo Mondo, che ha provveduto ad avvisare subito i famigliari, fa sapere che si è trattato di un semplice tentativo di rapina, sfociato in una colluttazione. Il Centro missionario di Carpi è in costante contatto con il Madagascar e con l’associazione reggiana e - si legge in una nota - invita tutti ad accompagnare Luciano Lanzoni con la preghiera.

Anche monsignor Elio Tinti è stato subito avvertito e, insieme ai sacerdoti della Diocesi riuniti a San Zeno di Montagna (Verona) per la Quattro giorni del Clero, ha assicurato la preghiera e la vicinanza sua e di tutta la Chiesa di Carpi.

Luciano Lanzoni è nato a Bomporto nel 1958. Dal 1990 presta il suo servizio in Madagascar, ad Ambositra, al Foyer Sainte Marie che accoglie e cerca di recuperare dal punto di vista sanitario e reinserire socialmente, diverse categorie di malati: lebbrosi, tubercolotici, handicappati fisici e mentali, detenuti, povera gente.

Dal 1976 la Diocesi locale, in collaborazione con la Diocesi di Reggio Emilia, assume il Foyer St. Marie come opera diocesana e dal 1990 Luciano diviene responsabile del Centro di coordinamento e di riferimento per tutte le attività sanitarie svolte in Diocesi. Nel ‘92 viene inaugurato il Centro St. Therese per il ricovero post-ospedaliero dei malati, nel ‘95 nasce la fattoria St. Paul come progetto agricolo per il reinserimento sociale dei malati e disabili, nel 2005 il Foyer Fialofana per la cura, il recupero ed il reinserimento di donne con problemi psichici gravi ed infine il Centro Ortopedico per la produzione di apparecchiature in polipropilene.

Nel 2007 Luciano viene trasferito dal vescovo di Reggio Emilia nella Diocesi di Farafangana, nella cittadina di Manakara per seguire un nuovo progetto dell’Unione Europea per la prevenzione e la cura di filariosi, lebbra, malaria e tisi. Qui forma il personale delle varie cittadine di questa vastissima Diocesi facendo fare loro un percorso di prevenzione di queste malattie.

E’ un lavoro immenso per Luciano, ma non è tutto; appena arrivato a Manakara, il direttore dell’ospedale statale gli chiede di risistemare l’ospedale psichiatrico di Ambokala, tre edifici fatiscenti dove gli ammalati mentali vivono in condizioni difficilissime: qui il medico passa una volta alla settimana e non ci sono infermieri. Nasce, grazie a Luciano, una catena di solidarietà che permette di assumere due infermieri per l’assistenza continua e iniziare un progetto di ristrutturazione.