Modena, 1 settembre 2010. Un sit in dalle 10 alle 12 e 30 contro la realtà che si vive nelle microaree e "i mancati interventi del Comune". La comunità dei Sinti modenesi ha indetto per questa mattina una protesta in via Galaverna davanti alla sede dell’assessorato alle politiche sociali e abitative. Nella giornata di ieri alcuni rappresentati della comunità hanno informato la questura della manifestazione, alla quale dovrebbero prendere parte all’incirca un centinaio di residenti delle microaree. Il portavoce dei Sinti, Efrem Zanfretta, spiega che nel caso in cui l’amministrazione non prenderà dei provvedimenti, nel corso delle prossime settimane "daremo il via a un’altra manifestazione direttamente in piazza Grande per informare il sindaco Giorgio Pighi, che forse non è al corrente delle condizioni in cui viviamo a Modena: senza luce, senza assistenza e senza la possibilità di essere inseriti nel mondo del lavoro in una città dove siamo nati e viviamo ormai da anni".

Partiamo dalla luce: "Ormai quasi tutte le microaree sono al buio da tre mesi — racconta Zanfretta —, le giornate stanno iniziando ad accorciarsi, i bambini tra poco vorrebbero cominciare ad andare a scuola. Non possiamo andare avanti così. Abbiamo anche provato a passare a un altro gestore per avere delle tariffe più convenienti dato che la maggior parte di noi non ha lavoro, ma Hera ci mette i bastoni tra le ruote. Hanno anche tentato di staccarci l’acqua. Credono che si possa vivere in questo modo?".

L’occupazione è il punto centrale della protesta: "Abbiamo seguito tanti corsi e diverse borse di studio promossi dal Comune negli anni passati, ma non sono serviti a niente. Non riusciamo ad inserirci nel mondo del lavoro — continua Zanfretta —, tutte le associazioni, Caritas compresa, con l’inizio della crisi non ci aiutano più". Nel mirino l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti: "Dopo gli incontri degli ultimi mesi — ci dice ancora il portavoce dei Sinti —, l’assessore aveva promesso degli interventi nelle microaree, nulla è successo. Tanti Sinti non hanno intenzione di mandare a scuola i loro figli a causa delle condizioni di vita, non si può davvero andare avanti così". Ieri sera all’interno della comunità si è tenuta una riunione nel corso della quale è stata decisa una lettera che verrà letta stamattina davanti alla sede dell’assessorato in via Galaverna.