Modena, 14 gennaio 2011 - Comparse in centro dopo la polemica fatta da Leoni sulla consulenza da 36mila euro «36MILA EURO ai gay rifili, ma ma poi li neghi agli asili. Grazie Pighi». Una frase contro il sindaco, pure in rima, è comparsa ieri sia in via San Giovanni del Cantone, sia in via Sgarzeria. «Gesto frutto dell’intolleranza», dice la consigliera del Pd Giulia Morini. «Con notizie false e tendenziose, con la deformazione della realtà, con la semplificazione fraudolenta si scatenano spiriti animali e tensioni sociali», ha commentato.

Ce l’ha con Andrea Leoni (Pdl) che aveva sollevato il caso sulle spese, secondo lui, «inutili fatte dal Comune per progetti contro la discriminazione». «Dove ci porterà tutto questo (l’intolleranza, ndr)?» si chiede la Morini. Leoni prontamente risponde. «Ovviamente intendo condannare chi scrive sui muri e fa minacce più o meno velate. Io la critica l’ho fatta nel mio ruolo di consigliere». Ma sul contenuto continua a essere d’accordo. «Resto convinto che quella consulenza da 36mila euro sia un grave errore». Ma si sente l’ispiratore delle scritte? «Assolutamente no. In ogni caso penso che se la giunta non facesse atti opinabili, non ci sarebbero nemmeno le scritte. Invece che spenderli per la consulenza, i soldi era meglio investirli per un letto in più in un hospice per anziani».

Chi ha imbrattato i muri con la vernice pensa che fosse meglio investirli negli asili. A fare chiarezza, «una volta per tutte», è l’assessore alle Politiche sociali, Francesca Maletti. «Le risorse utilizzate per finanziare l’attività dello sportello contestato arrivano da Regione e Stato, e si tratta di fondi vincolati. In secondo luogo — aggiunge l’assessore — l’attività dello sportello è volta a contrastare atteggiamenti discriminatori relativi non solo all’orientamento sessuale, ma anche a religione, età, genere, razza e disabilità». Un punto questo sul quale anche il sindaco ci tiene a puntualizzare. «Chi ha fatto le scritte, un atto molto volgare, è riuscito a mettere insieme un intervento che riguarda tutte le forme di intolleranza con la questione degli asili».

E qui spiega. «Per effetto del patto di stabilità, che ci impone di assumere un numero limitato di persone, abbiamo la necessità di esternalizzare per un asilo», dice Pighi. Ed ecco che critica Leoni, colpevole di aver «sollevato con leggerezza temi in maniera ingiustificata. La nostra città è ai primi posti per i servizi all’infanzia». Ma non è solo il sindaco a essere finito nel mirino: è stato criticato anche l’assessore Sitta definito su una scritta in via Caduti in Guerra, «amico dei casalesi». «Salutaceli», ha scritto qualcun altro. Tutte le scritte sono state subito cancellate, col prezioso aiuto di Ercole Toni. Indaga la digos.