Modena, 14 aprile 2011. Nelle scuole materne modenesi è boom di bimbi stranieri. Le percentuali, infatti, vanno dal 24,6% della De Amicis, al 34,1% dell’Istituto Pascoli, fino ad arrivare al 50,7% della Cittadella-Ceccherelli, dove c’è persino una classe fatta tutta di stranieri.

A fornire i dati è il consigliere comunale della Lega Nord, Stefano Barberini, che spiega: “Abbiamo analizzato i dati di alcune scuole di Modena dove è risultato che in alcune classi la percentuale di stranieri arriva fino al 100% ed in molte altre le percentuali arrivano tranquillamente all’80-90%”. E si domanda “che tipo di integrazione sia mettere tutti gli stranieri in una stessa classe. E’ chiaro che l’assessore all’Istruzione, Adriana Querzè, è in ritardo di dieci anni rispetto alla razionalizzazione scolastica di altre città”.

In alcune zone di Modena, osserva Barberini, “sono presenti, per diversi motivi, più stranieri che in altre, ma questa banale constatazione non sembra avere interessato Querzè che non si è messa all’opera per attuare una maggior distribuzione degli stranieri”.

Le scuole con la maggiore incidenza di stranieri, prosegue il consigliere, “sono la Cittadella, dove in molte classi si supera il 50% di stranieri, e la scuola Ceccarelli dove sono rimaste solamente due quarte classi con il 100% e il 94% di stranieri che vengono ospitate dalla stessa Cittadella”.

Si tratta prevalentemente di bimbi con origini nordafricane, dell’Est Europa e filippine. “Un altro dato significativo è che le prime classi delle scuole De Amicis e Pascoli hanno una percentuale molto alta di stranieri, ciò significa che anche qui qualcosa sta cambiando”, prosegue Barberini, ricordando all’assessore che, secondo un decreto voluto dal Governo D’Alema, “la ripartizione degli alunni stranieri è effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri” .